Molfetta, addio al Vescovo Martella. Successore di Don Tonino Bello

Se ne è andato all’improvviso, stroncato da un infarto, mons. Luigi Martella, 67 anni, vescovo della diocesi pugliese e successore di don Tonino di cui ha aperto la causa di canonizzazione: «Un traguardo che tutti auspichiamo», disse don Gino, come lo chiamavano i fedeli.

Era stato lui a dare il via al processo di canonizzazione del suo predecessore più illustre, don Tonino Bello. Monsignor Luigi Martella, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in Puglia, ci teneva molto. Era il 20 aprile del 2008, in coincidenza con il quindicesimo anniversario della morte del grande vescovo salentino. L’ultimo passo pochi mesi fa quando comunicò di aver ricevuto la lettera del prefetto della Congregazione delle cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, il quale gli riferiva che erano validi e completi gli atti di un percorso che si era chiuso il 30 novembre del 2013.

«È un grande passo in avanti che si compie verso il traguardo che tutti auspichiamo», disse. Peccato che la sua conclusione don Gino, come tutti lo chiamavano a Molfetta, non potrà vederla. Stroncato da un infarto, dopo aver subito un’operazione chirurgica qualche anno fa. Se ne è andato a 67 anni nella notte fra lunedì  e martedì.

LA BIOGRAFIA

Ottavo di 10 figli, nato il 9 marzo 1948 a Depressa, frazione di Tricase, in provincia di Lecce e arcidiocesi di Otranto (oggi diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca), Luigi Martella aveva compiuto gli studi medi e ginnasiali nel Seminario arcivescovile di Otranto, il liceo classico a Molfetta e a Treviso, gli studi teologici nel Seminario Maggiore di Treviso. Licenziato in Teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, si era laureato presso l’Accademia Alfonsiana in Roma ed era stato ordinato sacerdote il 10 aprile 1977 per l’arcidiocesi di Otranto.Nella sua comunità diocesana era stato, fra l’altro, docente di religione nel Liceo Classico di Maglie (1980-1994), parroco della parrocchia della Madonna del Rosario a Castro Marina (1986-1994), responsabile del Settore di formazione nell’Istituto pastorale regionale, insegnante di Etica professionale alla Scuola per infermieri professionali di Tricase.

Era stato poi anche responsabile della Pastorale familiare diocesana di Otranto, docente di Teologia morale presso l’Istituto di scienze religiose, padre spirituale nel Pontificio Seminario regionale di Molfetta, docente di Teologia morale fondamentale nell’Istituto teologico pugliese (dal 1994) e consulente etico della Confederazione regionale dei Consultori familiari di ispirazione cristiana (dal 1999).

Il 13 dicembre 2000 era stato nominato vescovo di Molfetta-Giovinazzo-Ruvo-Terlizzi da Giovanni Paolo II ed era stato ordinato il 10 marzo 2001 dall’arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci. Aveva scelto come motto episcopale “Propter nomen suum”, “Per amore del suo nome”.

I FUNERALI

«Io sono il buon pastore e il buon pastore dà la vita per le pecore», ha detto il vicario don Mimmo Amato durante la preghiera di suffragio in Episcopio davanti alla salma. «E don Gino questo è stato, un buon pastore che ha dato la vita per noi». Il vicario ha spiegato che «solo la fede può offrirci luci di speranza per leggere i tristi eventi che d’improvviso squarciano il nostro tempo e il nostro spazio. La morte di monsignor Martella lascia attoniti e ci induce a stringere i vincoli di comunione che ci uniscono come comunità ecclesiale e civile».

Martedì alle 18 la salma sarà trasferita dall’episcopio in Cattedrale – che rimarrà aperta fino a mezzanotte –, per ricevere l’omaggio dei fedeli. Alle 19 ci sarà la Messa presieduta da don Vito Bufi,parroco della Cattedrale e alle 21 una Veglia di preghiera diocesana, presieduta dal vicario generalemonsignor Domenico Amato.

Mercoledì 8 luglio, la Cattedrale riaprirà alle 6 e alle 16.30 si terrà il funerale presieduto daFrancesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza episcopale pugliese. Alcuni maxischermi saranno allestiti all’esterno e nell’attigua chiesa del Purgatorio.

Al termine la salma sarà trasferita a Depressa, dove giovedì 9 luglio alle 17 nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonio, monsignor Vito Angiuli, vescovo della diocesi Ugento-Santa Maria di Leuca, presiederà la concelebrazione funebre, prima della sepoltura nel cimitero locale.

Numerosi i numerosi messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore alla comunità diocesana di Molfetta. Il settimanale diocesano «Luce e Vita» pubblicherà un numero speciale che sarà distribuito alla conclusione dei funerali.

di Antonio Sanfrancesco per Famiglia Cristiana

Ultimi articoli

Inizia oggi, lunedì 18 novembre 2024, la potente novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa

Novena alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa si può recitare per nove…

18 Novembre 2024

Festa di oggi, 18 Novembre: è la Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo (Preghiera)

Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo Storia e preghiera della festa di oggi 18 Novembre: Dedicazione delle basiliche dei…

18 Novembre 2024

Triduo. Prega la Madonna della Salute (per i prossimi 3 giorni). Affidiamoci a lei da oggi, 18 novembre 2024

Questo sabato 18 novembre inizia il Triduo alla Madonna della Salute. Rivolgiamoci a Lei per la guarigione del corpo e…

18 Novembre 2024

Ogni Giorno Una lode a Maria, 18 novembre 2024. Maria, Porta del cielo, prega per noi

Ogni Giorno Una lode a Maria, 18 novembre 2024. Maria, Porta del cielo, prega per noi Dal profondo t'invoco, o…

18 Novembre 2024

Non dimentichiamo i poveri: l’appello di Papa Francesco alla compassione cristiana

In occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri, celebrata nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un accorato…

17 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 17 novembre: giorno di Santa Elisabetta d’Ungheria (patrona degli infermieri). Preghiera per chiedere una grazia!

Santa Elisabetta d’Ungheria: vita e preghiera Santa Elisabetta, dopo essere rimasta vedova di Ludovico, conte di Turingia, abbracciò la povertà…

16 Novembre 2024