“I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”. Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita.
La diocesi di Roma celebra la 37a Giornata per la vita con alcuni appuntamenti liturgici.
Il primo febbraio si comincia alle 10.30 con la Santa Messa a Santa Maria in Traspontina, presieduta da monsignor Lorenzo Leuzzi, incaricato del centro per la pastorale sanitaria. Successivamente i partecipanti si uniranno al cardinale vicario Agostino Vallini per confluire in piazza San Pietro insieme con le associazioni e alle rappresentanze del “popolo della vita” per la preghiera dell’Angelus con il Papa.
Animeranno la Giornata per la vita anche altre iniziative laicali. Il Movimento per la vita distribuirà in 100 parrocchie materiali informativi sulla tutela della vita umana, in particolare un’informativa sul “Progetto Gemma” e il numero “Sos vita”, e 15mila piante di primule.
Sabato 31 gennaio, presso la Clinica pediatrica del Policlinico Umberto I, si terrà l’incontro “Bambini e diseguaglianze” promosso dai dipartimenti di ginecologia e di ostetricia delle Università di Roma. Sempre il 31, si svolgerà il convegno “Le nuove frontiere della diagnosi genetica”, promosso dai dipartimenti di ginecologia e di ostetricia delle Università di Roma, al Policlinico Gemelli (Aula Brasca, largo Francesco Vito 1) dalle 8.30 alle 13.30.
Il 3 febbraio, si svolgerà il convegno sul tema “Il fine vita. Senso e prassi”, alle 15 al Policlinico Tor Vergata, organizzato dalle Università Tor Vergata, Sapienza e Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Tor Vergata, Umberto I e Gemelli.
Una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: “dov’è tuo fratello?”(cfr. Gen 4,9). Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco, “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”.
A cura di Redazione Papaboys