SICILIA – TRAPANI – No ai “buchi neri dell’educazione di oggi”: processi educativi che sembrano “educare all’oblìo, al narcisismo e all’ignoranza” con percorsi a cui le stesse agenzie educative sembrano rassegnarsi e di cui a volte anche gli adulti diventano portatori. Ad esprimerlo è stato ieri sera monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani, introducendo l’incontro di apertura della Settimana dell’educazione tenutosi presso il Palazzo vescovile con la partecipazione di dirigenti scolastici, docenti, rappresentanti di istituzioni culturali che lavorano nel campo della formazione. Dal presule l’invito a tornare a nuove forme di creatività, a pensare di più, a pensare “da adulti”. In questo senso la proposta culturale del cristianesimo è sempre quella di assumere per rinnovare, di “trasformare l’acqua in vino”. La fede, ha concluso mons. Fragnelli, è questa donna povera che deve ritessere in ogni tempo il suo vestito. Dai diversi interventi, si legge in un comunicato della diocesi, è emersa la proposta di abbandonare le nicchie, tornare ad un progetto di formazione integrale della persona, fare rete e sperimentare la reciprocità come la più potente forza d‘inclusione, vincere la tentazione di un “consumismo degli ideali e dello spirito” che svilisce il senso della comunità e del vivere insieme, educare alla felicità.
Mons. Fragnelli, No ai ‘buchi neri dell’educazione’
Di Redazione
0
41
Articolo precedente
Prossimo articolo