Francesco ha rinnovato per un quinquennio l’incarico del prelato genovese chiamato in Vaticano da Benedetto XVI. Smentita l’ipotesi di un cambio della guardia
Il Papa non cambia maestro delle cerimonie e già da tre mesi ha riconfermato per un nuovo quinquennio monsignor Guido Marini, genovese, dal 2007 alla guida dell’ufficio delle celebrazioni liturgiche papali.
Nelle scorse settimane, quando in realtà la conferma era già stata consegnata all’interessato, si erano diffuse indiscrezioni, circolate all’interno dei palazzi vaticani, su un possibile cambio. In realtà il rapporto tra il Papa e il suo maestro delle cerimonie rimane saldo e Francesco apprezza la fedeltà di monsignor Marini che ha il compito di sovrintendere a ogni celebrazione liturgica papale: sia quelle che si svolgono in Vaticano e a Roma, sia quelle «in trasferta» in Italia o nei vari Paesi del mondo.
Il nuovo mandato quinquennale è il terzo ricevuto da Marini in Vaticano. Questi sono stati i mandati dei suoi predecessori. Monsignor Virgilio Noè (poi cardinale), fu cerimoniere di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II dal 1970 al 1982. Il suo successore, l’irlandese John Magee, già segretario particolare dei Papi Montini e Luciani, fu maestro delle cerimonie dal 1982 all’inizio del 1987, quando fu nominato vescovo di Cloyne. Piero Marini, elevato da cerimoniere alla dignità episcopale, ha guidato l’ufficio delle celebrazioni liturgiche papali dal 1987 al 2007, quando è stato sostituito, per volere di Papa Ratzinger, dall’omonimo Guido.
Nato a Genova il 31 gennaio 1965, dpo aver conseguito il diploma di maturità classica l’attuale maestro delle cerimonie ha frequentato il seminario di Genova, dove ha ottenuto il baccellierato in Teologia. Ordinato sacerdote il 4 febbraio 1989, ha ottenuto a Roma il dottorato “in utroque Iure” presso l’Università Lateranense e, nel 2007, la laurea breve in Psicologia della Comunicazione all’Università Salesiana.
Dal 1988 al 2003 è stato Segretario particolare degli arcivescovi di Genova: prima il cardinale Giovanni Canestri (fino al 1995), quindi il cardinale Dionigi Tettamanzi (fino al 2002) e infine il Cardinale Tarcisio Bertone. Dei cardinali Tettamanzi e Bertone, e dell’arcivescovo Angelo Bagnasco, è stato anche maestro delle Celebrazioni liturgiche.
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Dal 2003 al 2005 è stato direttore dell’Ufficio diocesano per l’educazione e la scuola, con specifica competenza sull’insegnamento della religione cattolica. Nel 2005 è stato nominato cancelliere arcivescovile di Genova e ha svolto anche il compito di direttore spirituale del seminario.
A Genova, dov’è cresciuto, invece che Marini lo hanno sempre chiamato don «Guidino», perché è alto e magro. A Roma, dov’è arrivato per scelta di Benedetto XVI, si è fatto stimare per la sua gentilezza ma anche per la sua decisione di mettere fedelmente in pratica le idee liturgiche di Papa Ratzinger. Qualcuno aveva ipotizzato che l’avvento del nuovo Pontefice avrebbe presto portato a un cambio nell’ufficio delle cerimonie. Invece anche Francesco ha apprezzato la collaborazione di Marini e ha deciso di mantenerlo ancora al suo fianco.
Andrea Tornielli per Vatican Insider
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