VENETO – VENEZIA – “Formazione” e “maggiore coinvolgimento” dei laici, “aprirsi di più alla vera conoscenza della dottrina sociale della Chiesa” per “orientarsi nell’interpretazione di quanto accade intorno a noi”, “tendere la mano” a chi “soffre di più”. Sono alcune “priorità di fondo” che il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, indica alla diocesi lagunare in un’intervista al settimanale “Gente Veneta”. “Le situazioni di povertà devono essere considerate una priorità emergente da una cultura che nasce dal Vangelo e da una fede realmente vissuta”, rimarca il patriarca, che a tal proposito ha recentemente aperto la mensa-dormitorio di Marghera. “La Chiesa diocesana, in questa direzione, ha deciso d’investire in modo rilevante – osserva – venendo incontro ai più poveri e dotandosi di una struttura del genere (che, tra l’altro, opera già praticamente a pieno regime) in una zona della diocesi che ne era priva e che da tempo ne avvertiva l’esigenza”. Il presule vede come “priorità” pure “impegnare energie affinché le parrocchie e soprattutto i patronati siano sempre più luoghi in cui le famiglie, così come i ragazzi e i giovani, trovino occasioni d’incontro, di dialogo e di aiuto reciproco”. Nella consapevolezza che “stabilire delle priorità, certo, porta con sé a volte scelte e decisioni non indolori o immediatamente comprese, anche dalle persone più vicine”. Fonte: Agensir
Mons. Moraglia: tra le priorità ‘formazione dei laici’ e carità
Di Redazione
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