Da due anni Benedetto XVI ha rinunciato al ministero petrino e tuttavia, in questo giorno del suo 88.mo compleanno, in tantissimi stanno rivolgendo messaggi di auguri al Papa emerito. Un segno che l’affetto per Joseph Ratzinger non si affievolisce nonostante viva ora in preghiera “nascosto al mondo”. Per un augurio speciale al Papa emerito, Alessandro Gisotti ha intervistato il segretario generale della Segreteria per l’Economia, mons. Alfred Xuereb, che dal 2007 alla fine del Pontificato è stato segretario in seconda di Benedetto XVI:
R. – L’affetto per Papa Benedetto è cresciuto ancora di più! Lo vedo un po’ di meno, prego per lui, lo penso quando lo intravedo nei Giardini Vaticani, mi saluta sempre molto volentieri. Anzi, recentemente ero in macchina, un pochettino più in giù dell’ingresso del monastero dove lui vive, in attesa che lui passasse per non disturbarlo dopo il Rosario. E lui, arrivato all’ingresso, ha chiesto al gendarme chi fosse dentro quella macchina e gli hanno spiegato che ero io. Allora lui mi ha chiamato e con una bella battuta di simpatia e di affetto mi ha detto: “Ma don Alfred, non vorrei che adesso lei abbia incominciato ad avere paura di me!”. E’ un po’ l’affetto suo che ha per me, per tutti noi. Anche oggi è un giorno speciale, di gioia… Io ricordo un compleanno particolare, il primo, da quando sono stato con lui, quindi nel 2008, celebrato nella Casa Bianca perché era durante il suo viaggio negli Stati Uniti e tutti quanti hanno intonato “Buon compleanno a te”: mi sembrava molto, molto contento Papa Benedetto di questa bella accoglienza. Sono bellissimi ricordi, questo, ma anche tutti gli altri che ho celebrato con lui nell’appartamento papale qui nella città del Vaticano.
D. – Dall’aneddoto che ci ha raccontato si coglie anche uno spaccato della vita attuale di Papa Benedetto, la preghiera e quello humour delicato, gentile, profondo che sempre ha caratterizzato e continua a caratterizzare l’uomo Joseph Ratzinger…
R. – Sì, senz’altro, lui è rimasto uguale, cioè è rimasto con l’affetto di sempre. Lo vedo che sta bene, anche di salute, gracile, ma non abbattuto.
D. – Chi ha avuto la grazia di incontrarlo come lei, ha visto negli occhi di Papa Benedetto una serenità che veramente colpisce, una serenità anche nella scelta straordinaria che ha fatto due anni fa…
R. – Indubbiamente, una grande serenità, una grande consapevolezza che ha fatto il passo giusto. Sì, è questo: una grande serenità perché era un atto di grande generosità verso la Chiesa!
D. – Quale augurio si sente di fare, magari anche di chiedere a chi ci ascolta, a Papa Benedetto oggi?
R. – Io sento molte persone che mi dicono: “Il nostro affetto e la nostra preghiera per Papa Benedetto continua a crescere”. E l’augurio mio è di riscoprire sempre di più la vera figura di Papa Benedetto, perché temo che non sia stata sempre ben capita, anzi, forse in alcuni settori è stata perfino travisata. Quindi l’augurio che io faccio è di scoprire la bella umanità di questo uomo, il contrasto tra la sua grande umiltà e dall’altra parte la sua immensa capacità di pensiero, di trasmetterci pensieri profondi.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana