Mons. Zenari: Papa Francesco ci dà sempre coraggio, il mondo lo ascolti

Mons. Zenari: Papa Francesco ci dà sempre coraggio, il mondo lo ascoltiMons. Zenari: Papa Francesco ci dà sempre coraggio, il mondo lo ascoltiIl mondo non si volti dall’altra parte. È rimbalzato ovunque nel mondo l’ennesimo appello di Papa Francesco, levato lunedì al Regina Coeli in favore dei cristiani perseguitati. Iraq e Siria sono i Paesi dove in particolare le violenze anticristiane sono crudeli e insistite. Alessandro De Carolis ha sentito per un commento il nunzio in Siria, mons. Mario Zenari, che questa mattina a Homs ha preso parte alla celebrazione in memoria di padre Frans Van der Lugt, l’anziano gesuita olandese assassinato nella città martire il 7 aprile di un anno fa:

R. – Padre Frans, che aveva scelto di rimanere con la popolazione che è stata sotto assedio per due anni, è stato assassinato un mese prima che la città di Homs venisse liberata. Questo esempio è davvero emblematico. Questa mattina, qui, prima di celebrare la Santa Messa, ho visto molta gente e – cosa che mi impressiona – moltissimi giovani e famiglie venute da diverse parti della Siria, non solo cristiani ma anche musulmani, che hanno stimato e amato padre Frans. Venendo da Damasco – sono due ore di strada – si passa attraverso una zona desertica che proprio nei mesi di marzo ed aprile è coperta da una leggera coltre di verde. E io facevo questo pensiero: questi cristiani, questa gente che soffre, che dà la vita perché ama i propri fedeli, ama il proprio popolo, è come questi semi che anche se sono calpestati prima o poi germogliano. Questa, direi, è anche un po’ la speranza della Siria che sta vivendo un dramma tutto particolare: tanta gente e tanti innocenti che soffrono, vite spezzate come quella di padre Frans van der Lugt. L’importante è seminare semi di bontà, semi di non violenza, di rispetto della dignità umana e prima o poi questi germoglieranno e sarà veramente primavera, sarà anche la primavera araba.

D. – La morte di padre Frans è emblematica delle aggressioni che subiscono tanti cristiani in Siria e anche altrove e il Papa in questi giorni di festa di Pasqua li ha ricordati. Che impressione le hanno fatto le sue parole rivolte al mondo a non avere un “silenzio complice”, a fare di più, a non voltarsi dall’altra parte…

R. – Questo messaggio del Papa, questo richiamo è molto apprezzato dai cristiani di qui e non solo dai cristiani. Credo sia un dovere di tutta la comunità internazionale di proteggere questi gruppi minoritari, che alle volte sono aggrediti con atrocità. Qui c’è un dovere – e il Papa fa bene a richiamarlo – un dovere di tutta la comunità internazionale. E direi che questo ha incoraggiato, ha dato forza anche ai cristiani della Siria. Questi appelli poi hanno un tocco particolare: il giorno di Natale aveva menzionato per prima “l’amata Siria” e questo aggettivo fa molta presa sui cristiani di qui e, ripeto, non solo sui cristiani ma su tutti i siriani, che hanno una grande stima del Santo Padre.

D. – Come ha vissuto le feste di Pasqua la comunità cristiana di Damasco e quali notizie le sono giunte da altre zone?

R. – Ho celebrato il Venerdì Santo a Damasco presso la cattedrale greco-cattolico-melkita. Era strapiena di gente, di cristiani. E da tutte le parti della Siria, anche qui a Homs, ho sentito dire che mai come ora i cristiani riempiono le chiese. Direi che la fede e la preghiera sono una grande forza contro il timore, contro l’ansia per il futuro, soprattutto dei cristiani. E’ stata una Pasqua molto, molto sentita. Credo, infatti, che i nostri cristiani abbiano sentito molto la Passione del Signore Venerdì Santo. Tutti i siriani – cristiani, musulmani e di altre fedi – hanno dovuto cominciare un cammino di Via Crucis. Quante sofferenze, quante morti… Ora, ci si chiede a quale “stazione” della Via Crucis siamo arrivati. Siamo arrivati alla 14.ma, quella che precede la Risurrezione? Oppure, siamo ancora purtroppo a metà del cammino della Via Crucis? Questo è quello che pesa un po’ sull’animo dei cristiani e direi di tutti i siriani.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

Ultimi articoli

Papa Francesco, la salute ed il messaggio per la Quaresima: ‘Uscire dall’autoreferenzialità’

La Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…

25 Febbraio 2025

Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie. Ogni Giorno Una Lode a Maria, 25 Febbraio 2025

Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie In questo giorno vogliamo pregare con il Santo con questa bellissima…

25 Febbraio 2025

Il Santo di oggi, 25 Febbraio: festa di San Gerlando di Agrigento, Vescovo

Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Gerlando di Agrigento Gerlando di Agrigento fu vescovo di Agrigento; è venerato come…

25 Febbraio 2025

Il Santo di oggi, 25 Febbraio: è la festa di San Luigi Versiglia, Vescovo e Martire (PREGHIERA)

Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Luigi Versiglia, Vescovo San Luigi Versiglia è stato un vescovo cattolico italiano, venerato…

25 Febbraio 2025

La Chiesa prega per Papa Francesco, unendosi (finalmente) per pregare unita il Santo Rosario

Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, uniti in un unico grande coro…

24 Febbraio 2025

Tempo che cambia. Il miracolo del ‘Credere nei Miracoli’

"Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più" (Mc 9,25). Gesù parla (nel…

24 Febbraio 2025