A Napoli, dove è stato proclamato il lutto cittadino, è massima allerta sul fronte sicurezza. Gli agenti in servizio potranno anche attivare le telecamere montate sulle divise. Il nuovo dispositivo in dotazione alla polizia, chiamato “Sky Pen”, è ancora in fase sperimentale e potrebbe debuttare proprio durante il funerale, se dovessero scattare momenti di tensione.
Camera ardente aperta tutta la notte – La camera ardente allestita all’Auditorium di Scampia è rimasta aperta tutta la notte. A vegliare la bara sono rimasti il padre Giuseppe, la madre Antonella e la fidanzata Simona. Oggi Napoli, dove è stato proclamato il lutto cittadino, gli darà l’ultimo saluto. Molti i cuscini e le corone di fiori, tra cui quelli inviati da altre tifoserie. La bara è ricoperta da sciarpe del Napoli Calcio e ai piedi del feretro sono stati sistemati i fiori portati dalla gente in visita alla camera ardente.
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Tra le corone di fiori c’è anche quella del Club Napoli Milano Partenopea, gruppo di tifosi che furono assaliti a Tor di Quinto prima della finale di Coppa Italia e che Ciro avrebbe cercato di difendere. A salutare il giovane tifoso, anche una squadra di Calcio giovanile di Marianella, quartiere della periferia Nord di Napoli.
Un pensiero per la famiglia di Ciro da parte di tutta l’Associazione Nazionale Papaboys e per lui, un abbraccio nello Spirito! E riposa in pace, fratellino.
Sono migliaia le persone giunte in piazza dei Grandi eventi a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli per dare l’ultimo saluto a Ciro Esposito, il tifoso morto dopo 52 giorni di agonia. Sul palco, accanto alla famiglia, è presente il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.
Anche il calciatore del Napoli, Lorenzo Insigne, reduce dai Mondiali in Brasile, è giunto a Scampia per partecipare ai funerali di Ciro Esposito. Il calciatore azzurro è accompagnato dalla moglie Genny. Con lui il coordinatore delle giovanili del Napoli, Gianluca Grava. In piazza è stato portato lo stemma del club listato a lutto. Insigne stringe nelle mani una busta con una sua maglietta del Napoli che ha posato sulla bara di Ciro. Insieme con il calciatore azzurro ci sono anche cinque giovani calciatori della primavera del Napoli. Ad accompagnarli il capo ufficio stampa azzurro Guido Baldari. Pochi minuti prima era giunta in piazza Grandi Eventi una corona di fiori inviata dal presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis.
La mamma: la tragedia di Ciro porti pace
Si dice “stremata” la madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, durante il rito funebre per il figlio da poco concluso. “Ma credo nel Signore – aggiunge subito – e prego affinchè il sacrificio di Ciro non sia vano e questa tragedia possa portare pace, amore e gioia. Il ragazzo in fin di vita era mio figlio, ma non ho perso la pace. Ero convinta che mio figlio uscisse sano, ma forse non era nei piani di Dio. Ringrazio Dio per la forza che mi ha dato”.
De Magistris: no all’odio, sì alla giustizia
“Diciamo no all’odio, ma anche sì alla giustizia. Devono pagare tutti, anche chi non ha garantito l’ordine pubblico”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, ai funerali di Ciro Esposito. Le sue parole hanno raccolto un lungo applauso da parte delle migliaia di persone presenti in piazza. “La mamma di Ciro Esposito è il simbolo della città di Napoli”, ha sottolineato ancora il primo cittadino, che ha voluto ricordare “la compostezza e la dignità” della famiglia.
Malagò: esempio di vita in tutto
Ciro Esposito “in 52 giorni hai insegnato a un intero popolo come ci si deve comportare”. Lo dice, rivolgendosi al tifoso del Napoli deceduto, Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervenuto al rito funebre a
Scampia. “Sei stato un esempio di vita in tutto – aggiunge – hai dato una lezione di vita che farà storia”.
Il sottosegretario alla Difesa: possiamo cambiare tutti
Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa, è in piazza a Scampia, a Napoli, ai funerali di Ciro Esposito, in rappresentanza del Governo Renzi. “Possiamo cambiare tutti per Ciro – ha detto – . Lo dobbiamo allo sport, ma soprattutto a Ciro”.
De Laurentiis: il 3 maggio è morto il calcio
“Quella sera del 3 maggio Ciro era già morto, perché era morto il calcio e lui lo rappresentava venendo a Roma, difendendo un pullman pieno di bambini e di famiglie”, ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando durante il funerale di Ciro Esposito.
La fidanzata: basta violenze, altrimenti Ciro muore due volte
“Basta con la violenza perché così Ciro lo uccidete due volte”, ha detto Simona, la fidanzata di Ciro Esposito parlando dal palco allestito per il funerale del giovane tifoso morto l’altro ieri in ospedale dopo un calvario durato oltre 50 giorni. “Non è stato Dio a fare questo – ha detto ancora la fidanzata di Ciro – è successo a causa di coloro che non hanno Dio nel cuore”
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I funerali di Ciro Esposito in diretta sul sito della Gazzetta dello Sport: In diretta da Scampia (Napoli) l’addio al tifoso del Napoli deceduto dopo una lunga agonia a seguito degli incidenti a Roma il 3 maggio. Dalle ore 16.30
http://video.gazzetta.it/i-funerali-ciro-esposito/d211b4ba-fde2-11e3-b402-012d2611833e
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