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Comprate senza paura le stelle di Natale, che anche quest’anno aiutano la ricerca scientifica sui tumori: la pericolosità di queste magnifiche piante è solo una leggenda metropolitana
Anche quest’anno la Ail, Associazione italiana linfomi, organizza nelle piazze la vendita di stelle di Natale il cui ricavato è destinato alla ricerca scientifica su queste malattie. Non è un caso che il nome scientifico di questa pianta sia Euphorbia pulcherrima, che in latino significa bellissima: l’arbusto è ricercato per le magnifiche brattee rosse, foglie modificate che circondano il vero fiore, di colore giallo. Originaria del Messico, dove fiorisce in questo periodo, è coltivata in tutto il mondo: per ottenere lo stesso risultato lontano dal suo habitat è sufficiente controllare l’alternanza tra ore di luce e di oscurità totale.
Per spiegare la sua secolare associazione col Natale si racconta una leggenda popolare. Una bambina povera di nome Pepita non aveva nulla da regalare a Gesù bambino in occasione della ricorrenza, così raccolse un’erbaccia e la notte di Natale la posò davanti al presepe nella chiesa del paese. Un angelo compì il miracolo facendo diventare le sue foglie rosse e nacque la stella di Natale, chiamata in spagnolo flor del la noche buena (fiore della notte santa).
di Stefano Dalla Casa per Wired
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