Il 25 dicembre i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo fin dal IV o V secolo, ma gli studiosi mettono in discussione l’idea che questa data sia storicamente accurata. I Vangeli non indicano un giorno esatto, ma offrono qualche indizio al riguardo.
San Luca è colui che ci offre più informazioni sulla nascita di Gesù:
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo (Luca 2, 1-7).
Secondo alcuni studiosi, questo e il fatto che i pastori fossero all’aperto con le loro greggi durante la notte indicherebbe che ci si trovava nella “stagione primaverile della nascita degli agnelli”. In questa regione, tuttavia, i pastori si ritrovano con le loro pecore tutto l’anno, e quindi non ci si riferisce a un periodo specifico dell’anno.
La prova più evidente riguarda la stella su Betlemme. Nel Vangelo di Matteo leggiamo che “alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: ‘Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo’” (Mt 2, 1-2).
Per Colin J. Humphreys ci sono varie opzioni quando si paragonano i dati astronomici agli eventi storici.
Assumendo che la stella di Betlemme fosse una cometa, ci sono tre anni possibili – 12, 5 e 4 a.C. Usando l’unica data rilevante che si ritrova nei Vangeli, il 15° anno del regno di Tiberio Cesare (28/29 d.C.), quando si dice che Gesù aveva “circa trent’anni” [cfr. Luca 3], il 12 a.C. è troppo presto per essere la data della nascita di Gesù, visto che nel 28 avrebbe avuto 40 anni. In genere si ritiene che Erode il Grande sia morto nella primavera del 4 a.C., ma era vivo quando è nato Gesù, il che rende il 4 a.C. improbabile, anche se possibile. Oltre a questo, i cinesi non descrivono la cometa del 4 a.C. Resta quindi il 5 a.C., la data che Humphreys preferisce. I cinesi affermano che la cometa apparve tra il 9 marzo e il 6 aprile e rimase visibile oltre 70 giorni.
Tenendo conto di tutto, “Humphreys deduce che Gesù sia nato tra il 9 marzo e il 4 maggio, [nell’anno] 5 a.C.”.
Altri astronomi, come Dave Reneke, affermano che “il 17 giugno dell’anno 2 a.C. Venere e Giove erano così vicini che sarebbero sembrati ‘un brillante faro di luce’”.
Qualsiasi cosa ci dica l’astronomia, alcuni credono ancora che la stella su Betlemme sia stata semplicemente un fenomeno “miracoloso” e soprannaturale. Questo negherebbe tutte le date precedenti, e quindi la data della nascita di Cristo potrebbe essere ogni giorno dell’anno.
È probabile che non sapremo mai la data storica della nascita di Gesù. Ciò che conta maggiormente è la realtà dell’incarnazione e come Cristo sia venuto sulla terra per portarci la salvezza. È stato un evento che ha cambiato il mondo, e speriamo che cambi il nostro cuore ogni volta che lo celebriamo.
Fonte it.aleteia.org