Con “Natale in canto” ci avvicineremo alla nascita di Gesù Bambino con la vita, le parole e i gesti di San Pio da Pietrelcina. Da un’idea di Don Francesco Cristofaro
, scritto con Carmela Procopio, Filippo Coppoletta, Gabriele Pugliese e condotto da Rosaria Giovannone, il programma, toccherà temi importanti e sempre attuali, come ad esempio quello della famiglia. Ha detto Papa Francesco nella catechesi del 17 dicembre dedicata alla famiglia: “Dio ha scelto di nascere in una famiglia umana, che ha formato Lui stesso. La vicinanza del Natale accende su questo mistero una grande luce. L’incarnazione del Figlio di Dio apre un nuovo inizio nella storia universale dell’uomo e della donna. E questo nuovo inizio accade in seno ad una famiglia, a Nazaret. Gesù nacque in una famiglia. Lui poteva venire spettacolarmente, o come un guerriero, un imperatore… No, no: viene come un figlio di famiglia, in una famiglia. Questo è importante: guardare nel presepio questa scena tanto bella.Altro tema importante la preghiera che come l’ossigeno è fondamentale per la vita del credente per affrontare la vita quotidiana e il cammino di fede. Il ritratto vero di padre Pio resterebbe incompleto se non si desse rilievo — come l’ebbe realmente nella vita — alla componente spirituale mariana. Nella sua lunga vita di otto decenni, traspare sempre — come una filigrana — la figura della Madonna, che s’impone — come in dissolvenza — nei momenti più difficili.
È un amore che nacque — come in un’alba — a Pietrelcina, e risplendette sino al tramonto terreno di padre Pio, a S. Giovanni Rotondo. Tanta parte del segreto di padre Pio viene illuminato dalla Madonna, che si fa presente negli anni d’infanzia, come Madre rasserenatrice, e nelle ore più oscure della vita, come alleata nella lotta.
“Natale in canto” vuole porre attenzione anche al mistero della Sofferenza e portare un po’ di sollievo a quanti vivono in una situazione di dolore. Nel 1913 Padre Pio scriveva al direttore spirituale: «Gesù mi fa vedere, come in uno specchio, tutta la mia vita futura non essere altro che un martirio». In questa sintetica frase scorrono come in un film i successivi 55 anni del cappuccino, trascorsi nella continua sofferenza espiatrice per esprimere il proprio amore verso Dio e verso il prossimo. E un fotogramma è tuttora visibile nella quinta stazione della Via Crucis di San Giovanni Rotondo, dove lo scultore Francesco Messina ha raffigurato il frate come il Cireneo che sostiene la croce di Cristo lungo la salita del Calvario.
Ogni tematica trattata in studio sarà intervallata da canti eseguiti dai giovani talenti Francesca Lupis, Simona Pitardi, Serena Poerio, Anna Cristina Marino, Sara Rubino, dai bimbi del coro “cantanti per casi” diretti dal maestro Eleonora Giordano e dai giovani del servizio della pastorale e del canto “Gesù Risorto” di Roma. Saranno, poi letti due intense meditazioni di Maria Marino del Movimento Apostolico sul Natale e sulla sofferenza, interpretati da Valeria Molinaro e Stefano Zubba. La regia è firmata da Carlo Persampieri.
Vi aspettiamo allora per augurarci insieme Buon Natale in canto.
Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it
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