Per la prima volta dall’inizio della crisi, a Natale la spesa per il cibo supera quella per i regali. Lo rende noto l’analisi di Coldiretti “Il Natale sulle tavole degli italiani” presentata all’assemblea nazionale. La spesa complessiva per l’agroalimentare è di 4,1 miliardi di euro. Il servizio di Debora Donnini per la Radio Vaticana:
Pranzi, cenoni, regali agroalimentari: il 35% del budget degli italiani è destinato proprio al cibo contro una spesa del 25% per i regali. E dunque, mentre si rinuncia a divertimenti, vacanze e abbigliamento, non è così per la gastronomia, che cresce del 10% rispetto all’anno precedente. In testa panettone e spumante, ma in generale si registra una netta preferenza per il Made in Italy. Un dato di impatto questo della crescita dell’acquisto di cibo rispetto a doni di altro tipo, sostiene Lorenzo Bazzana, responsabile economico della Coldiretti:
“E’ sicuramente un’inversione di tendenza. E’ chiaro che cibo e bevande sono essi stessi un regalo, nel senso che sia che noi questo cibo e le bevande le utilizziamo per preparare il pranzo di Natale piuttosto che in altri momenti conviviali oppure siano parte di pacchetti o regali, è comunque significativo il fatto che di fronte alla crisi economica venga fatta una scelta di questo tipo. Un altro dato che, secondo me, è particolarmente significativo, è il fatto che ci sia questa stretta relazione tra l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani e i posti di lavoro: acquistare il Made in Italy, acquistare prodotti agroalimentari fatti con materie prime al cento per cento italiane, significa comunque mantenere l’economia e preservare i posti di lavoro. Abbiamo stimato che sono circa 30 mila i posti di lavoro che possono appunto essere conservati con questo tipo di comportamento”.
Natale 2014 è segnato da un fai-da-te casalingo che si non si registrava dal Dopoguerra: gli italiani passeranno 3,5 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale . E l’enogastronomia quest’anno è vincente in tutte le sue forme: dall’acquisto di prodotti fino ai libri di cucina. E anche nei mercatini di Natale i più venduto sono prodotti enogastronomici.
Olio extravergine esaurito in 6 mesi. Nota dolente in questa crescita del Made in Italy è la notizia che l’olio di oliva extravergine made in Italy sarà esaurito entro i primi sei mesi del 2015 per il crollo dei raccolti . Dimezzata per effetto del clima la produzione di miele di acacia castagno, agrumi e millefiori. Problemi in un’epoca segnata però da un’ importante predilezione per il Made in Italy alimentare in tutte le forme.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana