Noah non aveva alcuna speranza. Almeno secondo i medici. Quando Noah Wall è nato, i medici hanno detto che probabilmente non sarebbe sopravvissuto, e che se lo avesse fatto sarebbe stato gravemente disabile. Nato con solo il 2 per cento del suo cervello, Noah non aveva alcuna speranza. Almeno secondo i medici.
Nell’utero, Noah aveva sviluppato una rara complicanza della spina bifida. Il cranio era pieno di liquido, schiacciando il suo cervello verso il basso rendendolo un “sottile frammento di tessuto”, secondo quanto riportato dal britannico Mirror. Ai suoi genitori – Shelly e Rob, della contea di Cumbria – è stato suggerito per ben cinque volte di abortire. Loro si sono rifiutati di farlo. Dopo la nascita, a Noah è stata chiusa una ferita aperta alla schiena e gli è stato installato uno shunt per drenare il liquido dal suo cervello.
Shelly e Rob avevano addirittura scelto la bara da destinare al piccolo Noah, non smettendo però di ritenerlo un grande dono. Lo hanno portato a casa, e tutta la famiglia lo ha riempito di amore e affetto, prendendosi cura di lui costantemente. Il cervello di Noah ha iniziato a crescere. E poi ha continuato a crescere. Ed è cresciuto sempre di più.
Quando aveva 3 anni, una scansione cerebrale ha mostrato che il suo cervello “si era esteso al 80% di un normale cervello”. Adesso c’è persino un film di Channel 5, chiamato “The Boy Who Grew A Brain” (Il ragazzo a cui è cresciuto il cervello) che documenta i progressi compiuti da Noah.
La famiglia continua a mantenere stimolato il suo cervello, per aiutarne la crescita neurologica. Il suo neurochirurgo – il dott. Claire Nicholson, del Great North Children’s Hospital di Newcastle, – lo definisce “un bambino eccezionale, con due genitori eccezionali”.
Noah, che è sempre sorridente e mostra empatia e amore sia a parole che nei fatti, sta imparando a leggere e scrivere, può contare, e frequenta la scuola. Il suo cervello continua a svilupparsi oltre l’immaginabile e, dopo alcuni interventi chirurgici sui fianchi, la sua famiglia crede che un giorno potrà riuscire a camminare. Considerando gli sviluppi di questa storia, state pur certi che le cose continueranno a migliorare.
A cura di Valerio Evangelista per www.aleteia.org