Nel suo Diario, santa Faustina narra di un episodio avvenuto durante la sua permanenza in sanatorio: il battesimo di una donna ebrea. Dal manoscritto non si evince la volontà di tale donna ebrea di volersi convertire in limine mortis, né appare la volontà dei parenti. La Santa narra che in un momento in cui la donna si trovò sola “la Suora che l’assisteva la battezzò”. In un simile caso, voi, come vi sareste comportati?
Riporto il brano in questione, nell’edizione della Libreria Editrice Vaticana lo trovate al numero 916:
Nella stanzetta vicina alla mia era degente un’ebrea gravemente malata. Tre giorni fa sono andata a farle visita ed ho provato nel mio intimo molta sofferenza, al pensiero che fra non molto sarebbe morta senza che l’acqua del battesimo avesse lavato la sua anima. Ne parlai con la Suora che l’assisteva, invitandola ad amministrarle il santo battesimo, quando si fosse avvicinata l’ultima ora. Ma c’era una difficoltà: aveva sempre vicino degli ebrei.
Tuttavia ebbi nell’anima l’ispirazione di pregare davanti all’immagine che Gesù mi aveva ordinato di dipingere. Ho l’opuscoletto, sulla cui copertina c’è la riproduzione dell’immagine della Divina Misericordia. E dissi al Signore: « Gesù, Tu stesso mi hai detto che avresti concesso molte grazie tramite questa immagine, perciò ti chiedo la grazia del santo battesimo per questa ebrea. Non importa chi la battezzerà, purché venga battezzata ».
Dopo tali parole mi sentii singolarmente tranquilla ed ebbi la certezza assoluta che, nonostante le difficoltà, l’acqua del santo battesimo sarebbe scesa sulla sua anima. E di notte quando era molto debole, per tre volte mi alzai per andare da lei, per trovare il momento più adatto per elargirle questa grazia. Al mattino parve si sentisse meglio. Nel pomeriggio cominciò ad avvicinarsi l’ultima ora. La Suora che l’assisteva disse che era difficile amministrarle quella grazia, poiché c’era gente presso di lei.
Ed arrivò il momento in cui l’ammalata cominciò a perdere conoscenza e perciò cominciarono alcuni a correre per cercare un medico, gli altri in altre direzioni, al fine di salvare l’ammalata che perciò rimase sola ed allora la Suora che l’assisteva la battezzò. Prima che fossero tutti di ritorno, la sua anima era divenuta bella, ornata della grazia di Dio e spirò subito. L’agonia durò brevemente; fu assolutamente come se si fosse addormentata. Improvvisamente vidi la sua anima di una bellezza stupenda che entrava in paradiso. Oh, com’è bella un’anima con la grazia santificante! La gioia inondò la mia anima per aver ottenuto, davanti a quell’immagine, una grazia così grande per quell’anima. Oh, quanto è grande la Misericordia di Dio! La esaltino tutte le creature!
Redazione Papaboys (Fonte Risposta Cristiana Facebook)