Stati Uniti e Cuba voltano pagina per la prima volta dopo l’embargo commerciale, deciso dagli Usa, nel 1962 seguito alla rattura dei rapporti diplomatici dell’anno prima. I due presidenti di oggi, Barack Obama e Raul Castro, hanno parlato ai rispettivi popoli di un “nuovo corso” e di “riavvio delle relazioni” diplomatiche. Obama come Castro hanno riconosciuto il ruolo centrale, per il riavvicinamento, svolto dal Papa Francesco che ha inviato lettere ai due leader e ricevuto in Vaticano le due delegazioni. Oggi è stato liberato il tecnico americano Alan Gros, detenuto dal 2009 e condannato a 15 anni di prigione per atti contro lo Stato cubano. Gli Stati Uniti dal canto loro avevano già rilasciato tre agenti cubani ritenuti responsabili di spionaggio nel 2001. Cinquant’anni di isolazionismo non hanno portato a nulla ha detto il presidente americano, gli Stati Uniti “riapriranno l’ambasciata all’Avana”, saranno introdotte misure per aumentare i viaggi e la diffusione di informazioni tra i due Pesi e la “possibilità di inviare denaro”. “Il commercio – ha detto Obama – non deve essere svantaggiato perché è positivo per entrambi”. “Siamo tutti americani” ha detto in spagnolo il Capo della Casa Bianca al termine del suo discorso. Il segretario di Stato Usa Kerry andrà a Cuba per riavviare i contatti diplomatici. Raul Castro che ha riconosciuto anche il ruolo del Canada, oltra a quello del Vaticano, per il disgelo, ha comunque guardato a quello che ha definito “il problema principale” ovvero “il blocco economico” che secondo lui provoca ancora “tantissimi danni”, ma indicando il nuovo corso tra l’Avana e Washington ha detto che la decisione di Obama merita “il rispetto e la riconoscenza del popolo cubano”.
Il Papa: Vivo compiacimento
Comunicato della Segreteria di Stato sulla decisione dei Governi degli Stati Uniti e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche:
” Il Santo Padre desidera esprimere vivo compiacimento per la storica decisione dei Governi degli Stati Uniti d’America e di Cuba di stabilire relazioni diplomatiche, al fine di superare, nell’interesse dei rispettivi cittadini, le difficoltà che hanno segnato la loro storia recente. Nel corso degli ultimi mesi, il Santo Padre Francesco ha scritto al Presidente della Repubblica di Cuba, S.E. il Sig. Raúl Castro, ed al Presidente degli Stati Uniti, S.E. il Sig. Barack H. Obama, per invitarli a risolvere questioni umanitarie d’interesse comune, tra le quali la situazione di alcuni detenuti, al fine di avviare una nuova fase nei rapporti tra le due Parti. La Santa Sede, accogliendo in Vaticano, nello scorso mese di ottobre, le Delegazioni dei due Paesi, ha inteso offrire i suoi buoni offici per favorire un dialogo costruttivo su temi delicati, dal quale sono scaturite soluzioni soddisfacenti per entrambe le Parti. La Santa Sede continuerà ad assicurare il proprio appoggio alle iniziative che le due Nazioni intraprenderanno per incrementare le relazioni bilaterali e favorire il benessere dei rispettivi cittadini.”
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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