Pax et Justitia

Nel mondo sotto il potere di Satana, sia chiaro che la Mamma Celeste non ci lascia mai soli

Lourdes, Fatima e Medjugorje.  Sessantaquattro. Tanti sono gli anni che dividono la prima apparizione della Madonna a Fatima (1917), da quella presunta avvenuta per la prima volta a Medjugorje a sei ragazzi (1981). Tanti sono gli sconvolgimenti avvenuti nel mondo in questo lasso di tempo. Come tanti sono gli interrogativi che continuano a circolare intorno a questi due fenomeni.

La Chiesa ha riconosciuto la veridicità del prodigio di Fatima, permangono tuttavia dubbi sull’esatto contenuto del segreto rivelato dalla Vergine ai tre pastorelli. Interrogativi che prova a dirimere lo scrittore e giornalista Saverio Gaeta, nel suo libro uscito in occasione del centenario delle apparizioni di Fatima. “Tutta la verità” (ed. San Paolo).

Intervistato da In Terris, Gaeta spiega quale sia “tutta la verità” su Fatima ed espone il suo punto di vista su Medjugorje, partendo dalle dichiarazioni che il Papa ha fatto sul viaggio di ritorno dal Portogallo, sabato scorso: “Circa le presunte apparizioni attuali, il rapporto ha i suoi dubbi. Io personalmente sono più ‘cattivo’: io preferisco la Madonna madre, nostra madre, e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora… questa non è la mamma di Gesù”.

Il terzo segreto è stato rivelato?

Stando ai documenti che ho studiato, ritengo ragionevole parlare di due testi distinti. Ci sono le tre parti del messaggio di Fatima ai pastorelli che sono quelle che il Vaticano considera il segreto. Esistono però altri testi di Suor Lucia che aggiungono una spiegazione, un chiarimento. Nel mio libro presento due lettere che lei scrisse al suo vescovo nel 1937 e nel 1944 e che soltanto un anno fa il Carmelo di Coimbra (dove Suor Lucia ha vissuto, ndr) ha messo a disposizione, le quali sono eloquenti.

Cosa dicono?

Nella prima delle due viene descritta una visione, nel contesto del terzo segreto, di un qualcosa che arriva dal cielo – un meteorite o una tempesta magnetica – nonché di cataclismi naturali di dimensioni immense. Nel messaggio del ’44 si parla poi di una “guerra distruttrice”. Il mondo allora aveva conosciuto la tragedia delle guerre mondiali, ma era un inedito la bomba nucleare, sganciata un anno dopo a Hiroshima e Nagasaki. Poi Suor Lucia afferma di aver ascoltato una voce che le dice “un solo battesimo, una sola fede, una sola Chiesa cattolica apostolica”, come fosse un invito a rimanere dentro la fede cattolica. Sembra quindi che la Madonna ammonisca l’uomo alla conversione indicando in caso contrario due rischi: quello dell’autodistruzione – attraverso una guerra nucleare oppure catastrofi naturali favorite da un cattivo uso delle risorse naturali – e quello dell’apostasia della fede cattolica.

Se queste lettere sono state inviate all’allora vescovo di Coimbra, il Vaticano ne era a conoscenza già da anni…

Io presumo che in Vaticano abbiano il testo originale. Ai tempi non c’erano le fotocopiatrici, pertanto è possibile che la missiva rimasta nel Carmelo di Coimbra sia una brutta copia, magari anche incompleta di alcune parti rivelate soltanto nella versione definitiva della lettera.

Un altro tema centrale delle apparizioni di Fatima è la richiesta della Madonna di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato. Secondo lei questa Consacrazione è stata fatta nei modi e nei termini richiesti? E oggi che in Russia si assiste a uno slancio della fede cristiana rispetto agli albori dell’ateismo di Stato di un secolo fa, la Consacrazione è ancora necessaria?

La Madonna ha chiesto esplicitamente che tale Consacrazione venisse fatta dal Papa insieme a tutti i vescovi del mondo pubblicamente. Ciò non è mai avvenuto. Però abbiamo sia testimonianze attribuite a Suor Lucia sia una prova dei fatti storica, ossia la caduta del comunismo e lo slancio della fede cristiana in Russia, le quali dimostrano che la Consacrazione effettuata da Giovanni Paolo II nel 1984 abbia avuto una certa “accettazione” dal Cielo. C’è però da credere che sia ancora necessario fare la Consacrazione esattamente nei modi richiesti dalla Madonna. E non sono io a dirlo, ma Gesù e Joseph Ratzinger.

Addirittura Gesù? A cosa si riferisce?

Attraverso una comunicazione interiore del 1936 il Signore si lamenta con Suor Lucia affermando riguardo alla consacrazione della Russia che “la faranno, ma sarà troppo tardi”. A ciò si aggiungono le parole pronunciate da Benedetto XVI nel 2010 a Fatima: “Possano questi sette anni che ci separano dal centenario delle Apparizioni affrettare il preannunciato trionfo del Cuore Immacolato di Maria”. Ebbene, stando ai messaggi della Vergine, il trionfo del Cuore Immacolato avverrà soltanto quando sarà effettuata la Consacrazione. Pertanto Ratzinger riconosceva che fino al 2010 ciò non era avvenuto.

In una preghiera a Fatima, Papa Francesco ha definito sé stesso “un vescovo vestito di bianco”. In aereo coi giornalisti ha detto poi che quella preghiera è stata scritta non da lui, ma dai responsabili del Santuario. Resta però il mistero di quell’apparizione ai pastorelli di un Papa che cade sotto i colpi dei suoi persecutori: è una profezia ancora attuale?

Posso dire da studioso che l’attentato a Giovanni Paolo II, anche se lui si è riconosciuto come il Papa della profezia di Fatima, corrisponde alla profezia de La Salette (1846), dove la Madonna parla di un Papa che verrà ferito, che cercheranno di uccidere senza riuscirci “perché io lo proteggerò”. A Fatima invece la Madonna parla esplicitamente di un Papa che verrà “ucciso”. A mio avviso dunque questa profezia si compirà in un tempo di persecuzione della Chiesa molto più forte di quella odierna.
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Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha definito “speculazioni inutili” i dibattiti su un segreto non rivelato. Si sente colpito?

Le indagini giornalistiche su Fatima sono la conseguenza di un’ambiguità da parte del Vaticano che lascia la questione irrisolta. Un esempio su tanti che potrei fare: Joseph Ratzinger in una conferenza stampa del giugno 2000, ad una domanda precisa, risponde che tutte le profezie di Fatima sono state compiute. E poi, nel 2010, durante il viaggio in aereo verso Fatima, afferma esattamente l’opposto, cioè che le profezie non sono limitate “al passato”, ma che indicano “realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano”.

Rimaniamo a un viaggio papale, stavolta non verso Fatima ma di ritorno da Fatima. Mi riferisco a quello di Papa Francesco di sabato scorso e alle sue dichiarazioni su Medjugorje. Lei, che in passato si è occupato anche di queste altre presunte apparizioni, come valuta le parole di Bergoglio?

Il Papa ha fatto intendere che a lui non piace la Madonna “capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora”. Io parto dal fatto che il Papa ha premesso che si tratta di opinioni personali, dunque mi permetto di rispondere a queste, che non sono magistero. Dunque, a Medjugorje la Madonna dal 1987 viene a dare un messaggio al mese, precedentemente (dal 1984 al 1987) ne dava uno a settimana. La somma ad oggi è di 515 messaggi, non gli oltre settemila di cui parla il vescovo di Mostar includendo anche le apparizioni presunte dei singoli veggenti durante le quali la Madonna non dà messaggi ma prega. Faccio presente che a San Nicolas, in Argentina, la Madonna ha dato finora 4.250 messaggi e continua a darne. Eppure queste sono apparizioni ufficialmente riconosciute dal vescovo locale. Qui si tratterebbe non di una “Madonna postina” ma di una “Madonna telegrafo”… Io amo pensare che se la Madonna è madre, fa come le altre madri: con insistenza bussa amorevolmente sulla spalla del figlio per chiedergli di ascoltare i suoi consigli e redimersi.

Non si tratta di magistero, ma queste affermazioni di Papa Francesco potrebbero condizionare negativamente l’opinione dei fedeli su Medjugorje?
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Non so quanto per le dichiarazioni del Papa o quanto per la crisi economica, sta di fatto che negli ultimi anni si è registrato un calo delle visite nel Santuario di Medjugorje. Io credo che i pellegrini abbiano bisogno di una parola di chiarezza che finalmente permetta di avere fiducia sul fatto che lì sia avvenuto l’intervento di Maria. Ovviamente se il Papa palesa dei dubbi, il pellegrino che sente il desiderio di andare in un Santuario mariano magari preferisce recarsi non a Medjugorje ma altrove. Resta il fatto che le testimonianze di conversione avvenute a Medjugorje sono infinitamente superiori a quelle avvenute in altri Santuari. Questo vorrà pure dir qualcosa.




C’è il rischio che alcuni presunti messaggi di Medjugorje vadano contro il magistero della Chiesa? Ad esempio in uno di questi la Madonna chiede di festeggiare il suo compleanno il 5 agosto, mentre la Chiesa fa memoria della Natività della Beata Vergine l’8 settembre…

Purtroppo non è mai stato fatto dal Vaticano un lavoro critico scrupoloso su tutti i testi delle apparizioni, che sono stati trascritti in modo molto empirico e dunque poco verificabile. A me è capitato di leggerne alcuni che tradotti in inglese o tradotti in italiano affermavano cose differenti. Il problema è legato soprattutto ai messaggi dati in epoca iniziale a una donna – Jelena Vasilj – che non era nemmeno una veggente, ma aveva le locuzioni interiori. Tuttavia i veggenti hanno acquisito queste risposte e le hanno fatte proprie, magari riferendo in modo parziale o errato il contenuto.

Secondo lei esistono punti di contatto tra Fatima e Medjugorje?

In un presunto recente messaggio di Medjugorje la Madonna ha affermato di essere venuta a completare quello che ha iniziato a Fatima. Ammesso che sia un messaggio vero, questa è la risposta. Dal mio punto di vista, tutte le apparizioni mariane sono tasselli di un mosaico. Messi sul tavolo, prima del lavoro dell’artista, sono piuttosto scialbi. Ma una volta incastonati in un’opera d’insieme, assumono un significato. Il significato che leggo nelle varie apparizioni, è il richiamo della Madonna alla conversione verso suo figlio Gesù per evitare l’autodistruzione del mondo.




Fonte www.interris.it
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