Nonostante il periodo di tensione e paura che si vive a Parigi a causa degli eventi terroristi recenti, continua con la gioia e la speranza nei cuori il Giubileo della Misericordia anche nella capitale francese infatti, sono otto le chiese di Parigi scelte come luoghi ‘giubilari’ in questo Anno Santo della Misericordia.
Oltre alla cattedrale di Notre-Dame (Nostra Signora), ci sono la Chiesa della Missione polacca Nostra Signora dell’Assunzione, Nostra Signora delle Vittorie, St. Sulpice, la Cappella della Medaglia Miracolosa (dove secondo la tradizione è apparsa la Madonna nel 1830 a suor Caterina Labouré), St. Louis d’Antin, Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e il Sacro Cuore di Montmartre. E’ quanto indica il sito della diocesi di Parigi.
Ieri ucciso presunto membro Isis davanti commissariato
Mistero sempre più fitto sull’identità dell’uomo ucciso ieri mentre si dirigeva, con un coltello in mano, verso il commissariato del 18/o arrondissement parigino. Il nome di Sallah Alì, 20 anni, marocchino, diffuso dopo la sua morte, è quello che l’uomo fermato per furto nel 2013, comunicò alla polizia. Ma il testo di rivendicazione a nome di Daesh, trovatogli in tasca, comincia con la frase “Je suis Abou…” (Io sono Abou…),e poi si legge un nome diverso, Tarek B., e alla terza riga si parla della città di “Tunisi”.
Ad un anno dalla strage di Charlie Hebdo, l’ennesimo episodio che sconvolge Parigi. Un giovane uomo, 20 anni, armato di coltello e con una finta cintura esplosiva è stato ucciso dalla polizia davanti al commissariato La goutte d’or, vicino Montmartre. Aveva un coltello da macellaio. L’arma, che alcuni testimoni affermano di non aver visto in mano all’uomo, già noto alla polizia per essere stato arrestato dopo un furto commesso nel 2013, è visibile in una fotografia scattata da una giornalista che abita di fronte e che ha immortalato la scena. Il grosso coltello appare abbandonato vicino al corpo dell’uomo ucciso, nel canaletto di scolo fra il marciapiede e la strada. Non sarebbe stata una falsa cintura esplosiva a spingere i poliziotti a fare fuoco oggi a Parigi su un uomo ritenuto un possibile kamikaze ma – secondo fonti dell’inchiesta – “una pochette dalla quale spuntavano fili elettrici”.
L’uomo ucciso aveva disegno con bandiera Isis e una rivendicazione manoscritta in arabo, dove si legge di “atto per vendicare i morti in Siria”, e dove l’uomo giura fedeltà all’autoproclamato califfo dell’Isis, Al-Baghdadi.
Testimone, uomo ucciso aveva le mani alzate
L’uomo ucciso a Parigi “non ha avuto in alcun modo un atteggiamento aggressivo”: riferisce in lacrime Charlotte, una testimone della sparatoria. “Ero a pochi metri di distanza. Ho visto perfettamente quell’individuo avvicinarsi agli agenti schierati all’ingresso. Quelli gli hanno chiesto di indietreggiare – ha aggiunto – lui ha fatto due passi indietro, poi ha ricominciato a camminare verso di loro. Aveva le mani alzate e nessun coltello. Ma la polizia ha aperto il fuoco uccidendolo con tre colpi”.
Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)
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