Maria! Quanti Cristiani invocano ogni momento questo dolcissimo Nome! E quanto questo nome assomiglia a “Mamma”! Chi non sente amore per lei, chi non è mariano, non può dirsi veramente cristiano, perché il Mistero di Maria Vergine e Madre è strettamente legato al mistero della nascita, morte e resurrezione di Gesù: possiamo affermare con certezza che senza Maria non ci sarebbe stato Gesù (non lo stesso Gesù, almeno).
Perché? Perché non poteva incarnarsi (ricevere la forma umana) in una donna meno pura, meno pia e meno coraggiosa: sarebbe stato un profanare la Sua stessa divinità! Maria SS., infatti fu concepita senza peccato proprio perché fosse il “Tabernacolo” che doveva accogliere, per opera dello Spirito Santo, il Salvatore.
E se da un lato questo è forse il più grande privilegio concesso ad una creatura dal suo Creatore, dall’altro dovette essere una prova ben più impegnativa di quante ne debba affrontare normalmente qualsiasi altro essere umano: perché l’essere senza peccato non l’aveva privata del Suo libero arbitrio, e della possibilità quindi di essere indotta in tentazione e di peccare, cosa che avrebbe vanificato totalmente il Piano di Dio su di Lei.
E non ci vuole una grande immaginazione per capire che contro di Lei il maligno deve aver sferrato ogni sorta di attacco e utilizzata tutta la sua forza di seduzione, pur di evitare che l’umanità potesse accogliere il suo Redentore. Ma Maria SS., rimase senza peccato come era stata concepita, soprattutto per la Fede e per l’amore che coltivava nel Suo cuore per il Padre Celeste; dalle Sue parole, da quel canto sgorgatole direttamente dal cuore (“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente…”) possiamo renderci conto di quanto fossero grandi l’una e l’altro.
Non meno grande dovette essere il Suo coraggio, inconcepibile in una donna della sua epoca, perché benchè giovanissima non esitò ad affrontare il giudizio della gente e del Suo promesso sposo Giuseppe, il rischio di dover trascorrere il resto della Sua vita da mendicante, in una società che emarginava le donne nubili e vedove (immaginatevi le ragazze-madri!), pur di rispondere al progetto che l’Onnipotente aveva su di Lei; Lei che fu madre dolcissima e tenerissima di un Bimbo che aveva solo una cosa diversa dagli altri bambini: era Dio!
E quanto amore per Lei, e quanta Fede in Giuseppe, Suo sposo! Giuseppe che non era un vecchio cadente come viene tante volte raffigurato, ma un uomo nel pieno del suo vigore e saldo in quel patto di castità che già lo legava alla sua promessa sposa (lo sappiamo dalla domanda che Maria fece a Gabriele Arcangelo: “Come può accadere ciò, se non conosco uomo?”, parole altrimenti senza senso dette da una donna che stava per sposarsi), prima capace di credere all’incredibile, poi padre attento e premuroso, pronto ad affrontare malignità e pericoli per difendere la famiglia affidatagli dalla Sapienza di Dio.
Insieme accettarono con semplicità ciò che avrebbe fatto impazzire qualsiasi altro essere umano… Maria accettò di dover confrontarsi giorno per giorno con questa incredibile realtà, scoprendo da sola ciò che l’Arcangelo Gabriele non le aveva preannunciato, meditando “tutte queste cose nel Suo cuore”. E, con un coraggio ancora più grande, e con una fede che trova riscontro solo in Abramo, prima di Lei, accettò il destino tragico che attendeva quel Bimbo e che l’avrebbe vista un giorno piangere ai piedi di una croce.
Ai Piedi di quella croce dove venne investita del ruolo di Mamma dell’umanità. Quanto poco, a volte si riflette sulle parole di Gesù in quel momento… “Giovanni, ecco tua madre”: Ecco chi è la Mamma dei puri di cuore, chi è la Mamma dei semplici, chi è la Mamma di quanti accolgono e divulgano la Parola di Dio! “Madre, ecco tuo figlio”: ecco quei puri, quei semplici, quelli che collaborano con tutta l’anima, con tutto il corpo, con tutto il cuore all’avvento del Regno di Dio, ecco i figli che si affidano a Maria!
Non che gli altri siano meno cari al Suo cuore: Lei, al pari di ogni buona mamma terrena, che ama tutti i suoi figli, buoni o cattivi che siano, e forse un pò di più proprio quelli che la fanno disperare, quelli che le danno le più grandi preoccupazioni, perdona sempre i figli che non l’amano, che a volte le arrecano tante offese: attende che il loro cuore duro si sciolga, invoca per loro Gesù e il Padre Onnipotente perché ottengano misericordia.
E siccome tanti cuori sono veramente duri e ostinati nel peccato, lontani dalla fede e dalla preghiera, non esita ad apparire nei luoghi più svariati, alle persone più umili, che pone come lampade, che non brillano di luce propria, ad indicare ai fratelli la via del pentimento e della conversione; non esita, dai luoghi dove appare, ad impetrare ed ottenere grazie spirituali e materiali dalla SS. Trinità; quanti, in questi luoghi di preghiera, autentiche vasche ricolme di Spirito Santo, ritrovano la salute del corpo e dell’anima, la strada della preghiera, e ritornano alla proprie case profondamente rinnovati dall’azione dello Spirito Santo in loro; quanti, immergendosi in una realtà tanto diversa da quella quotidiana, scoprono il vero significato delle parole di Gesù: “Amatevi gli uni con gli altri COME IO vi ho amati”.
E’ tale l’amore della nostra Mamma Celeste per tutti noi, che probabilmente, quando Gesù deciderà di tornare (e non ci sarà più tempo, neanche per dire: “Signore, pietà!”), Lei potrebbe decidere di manifestarsi casa per casa… in un estremo tentativo, un’ultima offerta di salvezza! E se non le fosse concesso? Perché rischiare di perderci per l’Eternità? Perché farla piangere ancora? Perché non corriamo adesso, subito, tra le Sue braccia?
Questo è solo una goccia nel mare delle cose belle che si possono dire di Maria: e pensare che qualcuno dice che era una donna come tante… Poveri fratelli, che si privano così della Mamma!
Fonte www.conmaria.it