La confessione dei peccati fatta con umiltà è ciò “che la Chiesa chiede a tutti noi”, ricorda Papa Francesco, che cita anche l’invito di S. Giacomo: “Confessate tra voi i peccati”. Ma “non – chiarisce il Papa – per fare pubblicità”, ma “per dare gloria a Dio” e riconoscere che è “Lui che mi salva”. Ecco perché, prosegue il Papa, per confessarsi si va dal fratello, “il fratello prete”: è per comportarsi come Paolo. Soprattutto, sottolinea, con la stessa “concretezza”: “Alcuni dicono: ‘Ah, io mi confesso con Dio’. Ma è facile, è come confessarti per e-mail, no? Dio è là lontano, io dico le cose e non c’è un faccia a faccia, non c’è un quattrocchi. Paolo confessa la sua debolezza ai fratelli faccia a faccia. Altri: ‘No, io vado a confessarmi’ ma si confessano di cose tanto eteree, tanto nell’aria, che non hanno nessuna concretezza. E quello è lo stesso che non farlo. Confessare i nostri peccati non è andare ad una seduta di psichiatria, neppure andare in una sala di tortura: è dire al Signore ‘Signore sono peccatore’, ma dirlo tramite il fratello, perché questo dire sia anche concreto. ‘E sono peccatore per questo, per questo e per questo’”.
Concretezza, onestà e anche – soggiunge Papa Francesco – una sincera capacità di vergognarsi dei propri sbagli: non ci sono viottoli in ombra alternativi alla strada aperta che porta al perdono di Dio, a percepire nel profondo del cuore il suo perdono e il suo amore. E qui il Papa indica chi imitare, i bambini: “I piccoli hanno quella saggezza: quando un bambino viene a confessarsi, mai dice una cosa generale. ‘Ma, padre ho fatto questo e ho fatto questo a mia zia, all’altro ho detto questa parola’ e dicono la parola. Ma sono concreti, eh? Hanno quella semplicità della verità. E noi abbiamo sempre la tendenza di nascondere la realtà delle nostre miserie. Ma c’è una cosa bella: quando noi confessiamo i nostri peccati come sono alla presenza di Dio, sempre sentiamo quella grazia della vergogna. Vergognarsi davanti a Dio è una grazia. E’ una grazia: ‘Io mi vergogno’. Pensiamo a Pietro quando, dopo il miracolo di Gesù nel lago: ‘Ma, Signore, allontanati da me, io sono peccatore’. Si vergognava del suo peccato davanti alla santità di Gesù Cristo”.
Il servizio è di Alessandro De Carolis per la Radio Vaticana (anche in audio)
IL VIDEO DELL’OMELIA DI PAPA FRANCESCO
Sant'Ignazio di Antiochia, vescovo: vita e preghiera Sant'Ignazio di Antiochia, detto L'Illuminatore, è stato un vescovo, teologo siro e martire…
Santa Margherita Maria Alacoque: vita e preghiera Santa Margherita Maria Alacoque è stata una monaca cristiana e mistica francese, nota…
Maria mandò un Suo figlio prediletto sulla terra. Il 16 ottobre 1978, veniva eletto Papa, un certo Giovanni Paolo II……
Santa Giuseppina Vannini, vergine: vita e preghiera Giuseppina Vannini, è stata una vergine e fondatrice della Congregazione delle Figlie di…
Preghiera per la pace di San Giovanni Paolo II, non stanchiamoci di recitarla, 14 ottobre 2024. Chiediamo Pace per la…
L'orazione per invocare l'intercessione di Carlo Acutis Le preghiere al Beato Carlo Acutis da recitare quando hai bisogno del Suo…