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Attentati a Nizza: 84 morti e tanti bambini tra le vittime. L’attentatore è un franco-tunisino

Terrore e strage a Nizza, durante la festa del 14 luglio. Un camion a 80 km all’ora ha falciato la folla: 84 morti, tra cui molti bambini, e circa 100 feriti (54 bambini). I fatti si sono svolti poco prima delle 22.30 sullapromenade Des Anglais, il lungomare della cittadina transalpina, durante lo spettacolo dei fuochi artificiali. Ucciso l’attentatore, un franco tunisino di 31 anni.

Sostenitori dell’Isis esultano. Il mondo sgomento. Papa Francesco è solidale con le vittime e tutto il popolo francese e condanna “nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace”. 

Tra le persone disperse per cui è stato diffuso un messaggio di ricerca su Twitter ci sono anche due italiani, marito e moglie, Angelo D’Agostino e Gianna Muset. La persona che ha diffuso il messaggio, la nuora della coppia, ha precisato all’ANSA di non essere più riuscita a contattarli dopo le 21.55 di ieri. “Siamo disperati”, dice. D’Agostino, aggiunge, “è un uomo di circa 1,70 per 70 kg, capelli bianchi, jeans e maglietta blu”.

Molti bambini si sarebbero persi nel caos della tragedia. Secondo un’informazione diffusa dalle numerose pagine di ricerca di persone disperse a Nizza, tutti i bambini ritrovati soli tra la folla ieri sera sono radunati nella caserma Auvare, sede principale della polizia in città.

Uno dei due poliziotti eroi che ha neutralizzato il killer di Nizza, è una donna. “Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo – ha detto a radio Europe 1 il presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime Eric Ciotti -. E’ a quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista. Non dimenticherò mai il viso di questa poliziotta che ha intercettato il killer”.

L’autista del camion, poi ucciso, “era solo a bordo del veicolo”, e “se ha avuto complici, è stato a monte”, afferma un cronista di Le Figaro, spiegando che la polizia sta esaminando le immagini della videosorveglianza cittadina per capire da dove esattamente l’attentatore sia partito. “Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate”, ha raccontato un testimone oculare citato da l’Express. 

Il camion sterzava di continuo, per colpire più persone possibile, proprio come fossero dei birilli”. E’ il racconto di un giornalista del quotidiano Nice-matin, che si trovava sul lungomare quando il camion ha iniziato la sua folle corsa contro la folla.

Gli ospedali di Nizza hanno lanciato un appello alla popolazione per donazioni di sangue, per far fronte al gran numero di feriti. Il centro per le donazioni è a rue Auguste Gal 45.

Attacco Nizza



Il punto dell’inviato Alessandro Galavotti – Un pianto a dirotto, abbracciata alla sua mamma che cerca inutilmente di consolarla. “Guarda il cielo, è quasi giorno: è passato tutto”, dice la donna alla bambina, capelli neri raccolti in una lunga coda. La scena davanti all’ospedale Pasteur di Nizza, quando è ormai l’alba ed è ancora provvisorio il bilancio dell’attento che ieri sera ha fatto ripiombare la Francia nel terrore. L’ultimo bilancio parla di almeno 84 vittime – tra cui numerosi bambini – del tir piombato sulla folla dei fuochi d’artificio per la festa nazionale; oltre cento i feriti, una ventina dei quali in condizioni disperate. E c’è apprensione per l’eventuale presenza di italiani. “È il dramma più terribile mai perpetrato a Nizza”, dice Christian Estrosi, che è il presidente della Costa Azzurra macchiata dal sangue di tante, troppe vittime innocenti. Sulla facciata del Municipio le bandiere sono a mezz’asta, tutti gli eventi estivi cancellati, compreso il celebre Nice Jazz Festival e il concerto di questa sera di Rihanna.

Il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazenueve, ha annunciato l’innalzamento del piano di allerta appena raggiunta una Nizza blindata dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. L’autista del tir, un franco-tunisino di 31 anni, è stato “neutralizzato”, dicono le forze dell’ordine locali, ma in giro potrebbero esserci altri attentatori e le misure di sicurezza sono massime. La Promenade des Anglais, teatro dell’attacco terroristico, assomiglia più a un campo di battaglia che al lungomare celebre in tutto il mondo.  

L’hotel Negresco, vero e proprio gioiello dell’ospitalità francese, è stato trasformato in un ospedale da campo per le prime cure. L’intera zona è interdetta anche ai pedoni e chi abita da quelle parti è costretto a sottoporsi ai controlli della gendarmeria. Tutto attorno un tappeto di vetri in frantumi, maglioni, scarpe e ciabatte, i segni della fuga di chi, forse, è riuscito a scampare ad una tragedia che suscita numerosi punti interrogativi. Se quello di Nizza è “un attacco di cui non si può negare il carattere terroristico”, come affermato dal presidente francese Francois Hollande che ha prolungato di tre mesi lo stato di emergenza, bisogna ancora capire chi abbia agito e con quante persone. E bisogna anche stabilire se, tra le vittime e i feriti, ci sia anche qualcuno dei tanti italiani che in questo periodo affollano la Costa Azzurra.

La Farnesina si è subito messa in contatto con le autorità francesi, ma in questo momento all’ospedale Pasteur, la priorità è quella di salvare il maggior numero di vite. Sta inoltre verificando la presenza di eventuali italiani e nel frattempo invita i connazionali ad evitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni delle autorità locali.



Redazione Papaboys (Fonte www.ansa.it)

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