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Si trova a circa 10 km a sud di Gerusalemme, ad un’altezza di 765 m sul livello del mare. Il suo agglomerato urbano comprende anche le cittadine di Beit Jala e Beit Sahour. Secondo la Bibbia, a Betlemme nacque anche David, secondo re di Israele; essa è quindi menzionata da Luca evangelista come “la città di David”. Secondo una profezia biblica (cfr. Michea 5,1), il Messia doveva essere suo discendente e nascere nella sua città. Secondo i Vangeli, la nascita di Gesù adempì questa profezia.
Betlemme (“بيت لحم”) significa “Casa del pane” (che deriva dall’ebraico, dove “לחם” = “Pane”), ma “بيت لحم” potrebbe anche significare “Casa della carne” se viene tradotta dall’arabo (“لحم” = “Carne”). Betlemme accoglie più di un milione turisti ogni anno, inclusi praticamente tutti i Cristiani che visitano Israele. Per i pellegrini, la visita in Israele, Betlemme e Gerusalemme, sono due tappe dello stesso itinerario; a tutti questa città offre un passato affascinante.La gente è amichevole e alla mano ed anche il portafoglio sorride essendo i prezzi più bassi rispetto alla vicina Israele. Detto questo, è meglio sapere in anticipo che Betlemme non è, esteticamente parlando, quello che vi potreste aspettare dalla città natale di Gesù, non essendo ancora una città sviluppata secondo modelli occidentali.
Due narrazioni nel Nuovo Testamento descrivono Gesù come nato a Betlemme. Secondo il Vangelo di Luca, i genitori di Gesù vissero a Nazaret, ma si recarono per un censimento a Betlemme, e Gesù vi nacque prima che la famiglia tornasse a Nazaret. Il Vangelo secondo Matteo sembra invece implicare che la famiglia viveva già a Betlemme quando Gesù nacque e che successivamente si spostò a Nazaret. Matteo riporta che Erode il Grande, sentito che un ‘re dei Giudei’ era nato a Betlemme, ordinò l’uccisione di tutti i bambini di due anni o più piccoli nella città e nelle zone circostanti. Giuseppe, padre putativo di Gesù, è avvertito di questo in un sogno; la famiglia sfugge a questo destino fuggendo in Egitto e ritornando solo dopo che Erode era morto. Ma avvertito in un altro sogno di non tornare in Giudea, Giuseppe conduce la famiglia in Galilea, e va a vivere a Nazaret. I primi cristiani interpretarono un versetto del Libro di Michea come una profezia della nascita del Messia a Betlemme. Molti studiosi moderni mettono in discussione la nascita di Gesù a Betlemme, e suggeriscono che i diversi racconti evangelici siano stati inventati per presentare la nascita di Gesù come compimento delle profezie e a creare una connessione con il lignaggio di Re Davide. Il Vangelo di Marco e il Vangelo di Giovanni non presentano un racconto della Natività o accenni al fatto che Gesù nacque a Betlemme, e riportano solamente che fosse di Nazaret. L’antichità della tradizione della nascita di Gesù a Betlemme è attestata dall’apologeta cristiano Giustino martire, che ha dichiarato nel suo Dialogo con Trifone (c. 155-161) che la Sacra Famiglia si era rifugiata in una grotta al di fuori della città. Origene di Alessandria, che scriveva intorno all’anno 247, si riferisce ad una grotta nella città di Betlemme che la popolazione locale riteneva fosse il luogo di nascita di Gesù. Altro monumento di rilevanza è la Chiesa di Santa Caterina, costruita nel XIX secolo sul luogo del vecchio Monastero di San Gerolamo. Dall’interno della chiesa si accede ad un gruppo di cavità, tra cui la più famosa è la Grotta di San Giuseppe, nella quale si dice sia avvenuto il sogno di Giuseppe.Molto suggestiva è anche la Grotta del Latte dove Maria trovò rifugio e allattò Gesù Bambino.
La Città Vecchia si trova al centro di Betlemme. La Città Vecchia è composta da otto quartieri, organizzati in stile mosaico, intorno la Piazza Principale. Questi quartieri sono: al-Najajreh, al-Farahiyeh, al-Anatreh, al-Tarajmeh, al-Qawawsa e Hreizat, che sono cristiani e al-Fawaghreh l’unico quartiere musulmano. La maggior parte dei quartieri cristiani hanno nomi arabi a causa dell’influenza degli Arabi Ghassanidi che si stabilirono qui. Il quartiere Al-Qawawsa venne fondato dagli arabi cristiani emigrati dalla vicina città di Tuqu’ nel XVIII secolo. C’è anche un quartiere Siriaco fuori dalla Città Vecchia i cui abitanti sono originari di Midyat e Ma’asarte in Turchia. La popolazione nella Città Vecchia conta 5.000 abitanti.
La maggior parte dei Cristiani di Betlemme sono discendenti clan cristiani provenienti dalla Penisola araba: al-Farahiyya e al-Najajre. Quelli di al-Farahiyya sono i successori dei Ghassanidi che migrarono dallo Yemen fino alla zona Wadi Musa, chiamata Giordania ai giorni nostri; mentre il clan an-Najajreh include gli eredi dagli arabi di Najran, nel sud di Hejaz. Un ulteriore clan, al-Anantreh, ha anch’esso origine nella Penisola Araba. La percentuale dei cristiani a Betlemme è diminuita ragionevolmente negli ultimi cinquant’anni a causa di una continua ed intensa emigrazione. Nel 1947, i cristiani erano oltre il 75% della popolazione, ma nel 1998 questo valore è diminuito al 23%. Il sindaco di Betlemme Victor Batarseh di allora, spiegò al Voice of America che “a causa dello stress, fisico e psicologico, e per l’avversa situazione economica, molte persone hanno deciso di emigrare, sia Musulmani che Cristiani, questo fenomeno è stato più apparente tra questi ultimi perché essi erano già una minoranza”. a cura di Ornella Felici
In questo video potete vedere la storia di Betlemme e dei tre più grandi santuari della città:
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