Per ogni momento della storia dell’uomo Dio è mosso dal suo amore eterno ad amare la sua creatura. Solo l’uomo, per libera scelta, per libera ma sciagurata decisione, può sottrarsi a questa accoglienza e finire i suoi giorni nell’eternità del non amore. Ma poiché l’uomo è stato fatto dall’amore di Dio, se si pone fuori di esso, all’sitante diviene non amore, non luce, non verità, non giustizia, non bontà. Diviene odio, tenebra, falsità, ingiustizia, cattiveria, malvagità, empietà, iniquità. Finché è sulla terra può, sempre per libera decisione, frutto in lui dell’invito di Dio alla conversione, ritornare nell’amore del suo Signore.
Ed ecco spiegate le ragioni del titolo di questa riflessione: “Non avremo mai la pace”. La pace, oggi tanto invocata, non ci sarà mai concessa perché l’uomo ha estromesso dalla storia, dalla società e da ogni luogo, colui che è l’autore della vera pace, dell’amore vero, ovvero, Cristo Signore. Si chiede al Signore la pace, ma, allo stesso tempo, abbiamo detto a Dio che non deve governare le nostre città, infatti, si rivendica ogni sorta di libertà di decisione per ogni cosa e nessuno si domanda se questa è volontà divina.
Vorremmo società e parlamenti più giusti ma non chiediamo consiglio a colui che è la giustizia e la sapienza infinita e non domandiamo nemmeno il dono della sapienza come fece Salomone. Ci lamentiamo che i politici non operano il bene comune ma siamo noi per primi, spesso, a votare uomini senza il timor di Dio e i principi evangelici.
Dobbiamo fare una scelta e la dobbiamo fare presto, anzi adesso: o riassumiamo Dio, gli chiediamo di riprendere il suo posto nella storia o è la fine certa per noi. Non c’è scampo. Non c’è salvezza. Non c’è pace. Non c’è giustizia. Dall’uomo senza Dio non può venire nulla di santo, di buono. Forse può venire un po’ di bene ma è un bene effimero. Convinciamoci di questa verità. Possiamo fare maratone, cortei, scioperi, tutto possiamo fare ed è tutto molto commovente, ma nelle cose che facciamo c’è il Signore. Allora, iniziamo un cammino di conversione tutti e ciascuno, vestiamo il “sacco” della povertà evangelica, cospargiamo il capo della “cenere” dell’umiltà, armiamoci con lo “scudo” dell’amore. L’altro non è estraneo a me. Se faccio fatica a considerarlo un fratello di fede, un figlio di Dio, almeno lo consideri un uomo con dignità uguale alla mia.
E’ facile dire: “non credete in quel Dio che invita ad uccidere e a perseguitare”, infatti, nessun Dio vuole questo. Perché, però, nessuno dice che Dio non vuole che due fratelli litighino tra di loro, che Dio desidera la pace tra vicini di casa, che desidera l’armonia tra le fila della Chiesa, che ha in odio le invidie e le gelosia? Oh se ognuno di noi facesse l’elenco di ciò che al Signore non piace ma, ancor prima, se ognuno di noi incominciasse a deporre le armi delle sue personali guerre, piccoli o grandi che siano…
Vergine Maria, Madre della Redenzione, tu che sei la Madre dell’Eterno Amore, insegnaci ad amare di amore eterno, di amore vero e di convertirci seriamente. Angeli e Santi, prendeteci per mano e immergeteci ogni giorno nell’Amore Eterno che è Gesù Signore. Solo così potremo amare anche noi di un amore eterno, non quelle persone che vogliamo ma ogni fratello che incontriamo. Amen. di Don Francesco Cristofaro
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