“Non possiamo accettare la cultura della morte, in cui sembra che la vita delle persone non abbia alcun valore. Non possiamo accettarla come un dato di fatto, casuale. Dobbiamo reagire, non possiamo accettare la violenza”.
Così si è espresso Sua Ecc. Mons. Carlos José Nanez, Arcivescovo di Cordoba, durante i funerali di don Luis Jesus Cortez, 73 anni, parroco emerito della parrocchia di Nostra Signora della Misericordia della città di Alta Gracia.
Il sacerdote è stato ucciso nella sua abitazione intorno alle ore 18 di sabato 29 agosto, quando i vigili del fuoco sono intervenuti per domare l’incendio che si era sviluppato. In un primo tempo si era pensato che il sacerdote fosse morto per le conseguenze dell’incendio, invece le autorità hanno rilevato sul corpo tracce di strangolamento, quindi probabilmente l’incendio è stato appiccato dai criminali per mascherare l’omicidio commesso. Le indagini sono ancora in corso.
“E’ un orrore, è un’ingiustizia al padre Luis” ha detto l’Arcivescovo durante i funerali, celebrati ieri. “Dobbiamo pensare anche a quello che il nostro paese sta attraversando. Le autorità devono garantire protezione e giustizia, ma la società deve reagire”. Mons. Nanez ha sottolineato come molti siano rimasti scioccati quando, pochi mesi fa, i Vescovi hanno affermato che l’Argentina é “malata di violenza” (vedi Fides 14/5/2014), e indicando la bara del padre Luis ha ribadito: “Questa è la prova evidente che siamo malati”.
Redazione Papaboys (Fonte Agenzia Fides/SL)