Le hanno prese, hanno avviluppato i loro corpi con potenti giacche esplosive e le hanno costrette a fingersi profughe, entrare nel campo di sfollati e farsi esplodere in mezzo ai più sfortunati e disperati della Nigeria. Quelli costretti a lasciare le loro case a causa di attentati di Boko Haram.
I piani dei terroristi islamici hanno funzionato anche questa volta, ma non del tutto. Una delle tre ragazze, infatti, si è sganciata la giacca esplosiva, l’ha buttata nei cespugli ed è scappata lontano. Prima di fuggire ha cercato inutilmente di convincere le altre due a seguirla. Ma loro, impaurite dalle possibili ritorsioni dei jihadisti, sono andate avanti per la loro strada, si sono fatte esplodere martedì nel campo profughi di Dikwa, nel nordest del paese, uccidendo 58 persone.
«ERA SPAVENTATA». La fuggitiva è sopravvissuta e tra le lacrime ha raccontato tutto alle milizie di auto-difesa del campo. «Ha detto che era spaventata perché sapeva che avrebbe ucciso delle persone», ha dichiarato all’Associated Press Modu Awami, un membro della milizia che l’ha interrogata. «Era spaventata di seguire le istruzioni degli uomini che l’hanno portata nel campo».
Redazione Papaboys (Fonte www.tempi.it)
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