La biografia di Rosa Margherita Vassallo ricostruita da Orsola Appendino e Giancarlo Libert
“La roccia delle Langhe”. Nella sua prima veglia di Pentecoste da Pontefice, Jorge Mario Bergoglio ha individuato nella nonna la sua maestra di fede. “Ho ricevuto il primo annuncio cristiano da questa donna: da mia nonna. E’ bellissimo questo: il primo annuncio in casa, con la famiglia”.
Rosa Margherita Vassallo giunse a Torino all’età di otto anni e la sua formazione civile e religiosa maturò nel centro storico dell’ex capitale d’Italia. La sua intensa attività nell’Azione Cattolica, sia nel periodo astigiano (1918-1928) sia in Argentina, era iniziata a Torino. Qui i coniugi Giovanni Bergoglio e Rosa Vassallo abitavano in via Santa Teresa 12, nel palazzo di fronte alla parrocchia di Santa Teresa, il cui curato, il teologo Domenico Muriana (1844-1925) aveva conosciuto don Giovanni Bosco e fin dal 1909 girava il Piemonte per la costituzione dei gruppi di quell’associazione “Unione donne cattoliche d’Italia” che nel 1918, con Armida Barelli, diventò Azione Cattolica.
Attraverso un percorso da Cortemilia all’Argentina, gli autori di “Nonna Rosa”, Orsola Appendino e Giancarlo Libert, ricostruiscono la vita di Rosa Margherita Vassallo, più volte citata da papa Francesco. E’ lei che gli trasmise la fede e può essere considerata la persona più importante nella vita di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco.
Il volume (Centro Culturale San Giuseppe onlus, 221 pagine) racconta la nascita di Rosa e i primi anni di vita vissuti nella parrocchia di San Massimo di Cagna in Alta Langa, l’adolescenza e la giovinezza vissute a Torino, dove conobbe e sposò Giovanni Bergoglio nella parrocchia di Santa Teresa. E poi la nascita del figlio Mario, il trasferimento in Argentina dopo un decennio di permanenza ad Asti (periodo non trattato in quanto già preso in considerazione da altri autori sulla Gazzetta d’Asti). E infine, in Argentina, la gioia della nascita dei nipoti fino agli ultimi anni della sua lunga vita, sempre con la grande fede nata e cresciuta in Piemonte che insegnò ai suoi nipoti.
Il libro non è in vendita ed è reperibile ad offerta nella chiesa di Santa Teresa in Torino. Le offerte raccolte verranno utilizzate dalla comunità dei Carmelitani Scalzi della Provincia Ligure che cura la Chiesa di Santa Teresa, per la creazione del Centro di Spiritualità dedicato al cardinale Anastasio Ballestrero. “Nonna Rosa è figura fondamentale nella formazione culturale e della crescita religiosa del pontefice argentino, dalle indimenticate e salde origini piemontesi- evidenzia lo storico torinese Sergio Donna-. A nonna Rosa Francesco è stato legatissimo fin dagli anni della prima infanzia”.
Nata in un piccolo paese delle Alte Langhe, al confine tra Piemonte e Liguria, si trasferì giovanissima a Torino, presso la zia materna, alla quale era stata affidata, e che, con il marito conduceva una portineria in un palazzo di Via Alfieri, al civico 7. Frequentò le scuole elementari alla Monviso, poi diventata Carducci e oggi Meucci, di Corso Matteotti. Nel 1929 la famiglia, dopo essersi trasferita in varie località dell’Astigiano, decide d’imbarcarsi per l’Argentina, dove il 17 dicembre 1936 nascerà il futuro Papa. In una lettera al parroco e al sindaco di Piana Crixia, il paese dove è nata Rosa Vassallo, scrive Francesco: “Nonna Rosa ha lasciato in me una forte impronta umana e religiosa e da lei ho anche imparato il piemontese”.
Servizio di Giacomo Galeazzi per Vatican Insider