Nostra Signora di Altagracia è considerata la madre protettiva e spirituale del popolo dominicano, la patrona di tutto ciò che è l’America Latina.
Le è stato dato il nome Altagracia in quanto nessuno più di Lei che è la Madre Dio può donare a noi suoi figli un numero più alto di grazie.
Situato nella strada principale e al centro della città di Higüey, l’attuale basilica fu innaugurata dal Dr. Joaquín Balaguer (1974-1978). La porta d’ingresso è fatta di bronzo placcato oro a 24 carati. In cima al massiccio edificio c’è il campanile con 45 campane di bronzo, stesso materiale usato anche per la porta.
Entrando si nota subito la pianta a croce latina, ma la cosa più importante della Basilica è l’immagine di Nostra Signora di Altagracia sull’altare dedicato alla Patrona della Repubblica Domenicana.
Il quadro di Nostra Signora di Altagracia è largo 33 cm e alto 45 e secondo l’opinione di esperti è un’opera primitiva della scuola spagnola dipinta alla fine del XV secolo o agli inizi del XVI. Il dipinto della Vergine di Altagracia è un’icona.
Non vi è un elemento, un colore, una relazione che non abbia un significato ben preciso. Ed è anche uno dei pochi quadri al mondo stampato in oro puro. Mostra una scena della Natività dove la Vergine adora in una culla il Bambino Gesù.
Il 21 gennaio 1691 si tenne infatti la battaglia del Reale Sabana nella parte orientale dell’isola di Santo Domingo. In quell’occasione l’esercito spagnolo, guidato da Miniel Antonio sconfisse l’esercito francese. La vittoria venne attribuita proprio alle preghiere rivolte dagli spagnoli alla Madonna di Altagracia.
Tuttavia il culto risale alla metà del sedicesimo secolo, nella zona di Santo Domingo intorno alla città di Higüey. Un colonizzatore spagnolo che vendeva bestiame stava viaggiando verso la città di Santo Domingo. Le sue due figlie gli avevano chiesto di acquistare alcuni oggetti. La maggiore, abiti, nastri, pizzi e altri accessori delle donne. La minore, invece gli chiese di portare l’immagine della Madonna di Altagracia, che aveva visto in sogno.
Santo Domingo (Repubblica Dominicana) – Lunedì, 12 ottobre 1992
1. Dio ti salvi, Maria, piena di grazia:
Ti saluto, Vergine Maria, con le parole dell’Angelo.
Mi prostro dinanzi alla tua immagine,
Patrona della Repubblica Dominicana,
per proclamare il tuo benedetto nome di Altagracia.
Tu sei la “piena di grazia”, colmata d’amore dall’Altissimo,
fecondata per opera dello Spirito,
per essere la Madre di Gesù, il Sole che nasce dall’alto.
Ti contemplo, Vergine di Altagracia,
nel mistero che rivela la tua immagine:
la Nascita di tuo Figlio, Verbo incarnato,
che ha voluto abitare in mezzo a noi,
che tu adori e ci mostri
affinché sia riconosciuto come Salvatore del mondo.
Tu ci precedi nell’opera della nuova Evangelizzazione
che è e sarà sempre annunziare
e confessare a Cristo “Via, Verità e Vita”.
2. Santa Maria, Madre di Dio:
Ricordo dinanzi alla tua immagine, in questo 12 ottobre del 1992,
il compimento dei cinquecento anni
dall’arrivo del Vangelo di Cristo presso i popoli dell’America,
con una nave che portava il tuo nome e la tua effigie: la “Santa Maria”.
Con tutta la Chiesa d’America intono il canto del “Magnificat”,
perché, per il tuo amore materno, Dio venne a visitare il suo popolo
nei figli che abitano queste terre
per porre in mezzo a loro la sua dimora,
comunicare loro la totalità della salvezza in Cristo
e riunirli, in uno stesso Spirito, alla Santa Chiesa Cattolica.
Tu sei la Madre della prima Evangelizzazione dell’America,
e il dono prezioso che Cristo ci ha fatto
con l’annuncio della salvezza.
3. Regina e Madre dell’America.
Ti venero, con i Pastori e i fedeli di questo Continente,
in tutti i santuari e in tutte le immagini che portano il tuo nome,
nelle cattedrali, nelle parrocchie e nelle cappelle,
nelle città e nei villaggi, vicino agli oceani, ai fiumi e ai laghi,
in mezzo alle foreste e sulle alte montagne.
Ti invoco con gli idiomi di tutti i suoi abitanti
e ti esprimo l’amore filiale di tutti i cuori.
Da cinquecento anni sei presente
ovunque in queste terre benedette che sono tue,
perché dire America è dire Maria.
Tu sei la Madre sollecita e amorosa di tutti i tuoi figli
che ti acclamano come “vita, dolcezza e speranza nostra”.
4. Madre di Cristo e della Chiesa:
Ti presento e ti affido, come Pastore della Chiesa universale,
tutti i tuoi figli dell’America:
i vescovi, i sacerdoti, i diaconi e i catechisti;
i religiosi e le religiose;
coloro che vivono la loro consacrazione nella vita contemplativa
o la testimoniano nel mondo.
Ti affido i bambini e i giovani,
gli anziani, i poveri e gli infermi,
ognuna delle chiese locali,
tutte le famiglie e comunità cristiane.
Ti offro le loro gioie e speranze, i loro timori e le loro sofferenze,
le loro preghiere e i loro sforzi affinché regni la giustizia e la pace,
alla luce del Vangelo della verità e della vita.
Tu, che occupi un posto così vicino a Dio e agli uomini,
con la tua mediazione materna presenta a Tuo Figlio Gesù Cristo
l’offerta del Popolo sacerdotale delle Americhe;
implora il perdono per le ingiustizie commesse,
accompagna con il tuo cantico di lode la nostra opera di grazia.
5. Vergine della speranza e stella dell’evangelizzazione:
Ti chiedo di conservare e di accrescere il dono della fede
e della vita cristiana,
che i popoli d’America ricevettero cinque secoli fa.
Intercedi presso tuo Figlio affinché questo Continente,
sia terra di pace e di speranza,
dove l’amore vinca l’odio, l’unità la rivalità,
la generosità l’egoismo, la verità la menzogna,
la giustizia l’ingiustizia, la pace la violenza.
Fa’ che sia sempre rispettata la vita
e la dignità di ogni persona umana,
l’identità delle minoranze etniche,
i legittimi diritti degli indigeni,
gli autentici valori della famiglia e delle culture autoctone.
Tu, che sei la Stella dell’Evangelizzazione,
infondi in tutti l’ardore dell’annuncio della Buona Novella
affinché sia sempre conosciuto, amato e servito
Gesù Cristo, frutto benedetto del tuo ventre,
Rivelatore del Padre e Portatore dello Spirito,
“lo stesso ieri, oggi e sempre”.
Amen.
Dopo l’Atto di affidamento:
Si chiede una preghiera per Cuba. Intendo assicurare i cubani che si farà questa preghiera tutti i giorni, come anche per tutti e per ciascuno degli altri paesi americani, centroamericani e sudamericani. Recitiamo una preghiera particolare per Cuba.
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