Novena a San Giorgio per sconfiggere il drago infernale
NOVENA
Incomparabile San Giorgio, che, professando fra i disordini della milizia idolatra il cristianesimo il più perfetto, dispensando ai poveri tutte le sostanze di cui per la morte di vostra madre diveniste unico erede, mostraste col fatto di non ambire altra gloria che quella di vero discepolo del Redentor crocifisso, impetrate a noi tutti la grazia di vivere sempre nella santità anche fra i compagni più discoli, e di non impiegare le nostre sostanze che nel sussidio dei nostri fratelli.
LEGGI: Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Incomparabile San Giorgio, che, dopo avere con eloquenza tutta divina confusi coloro che male sentivano del Cristianesimo, li commuoveste ancora salutarmente col sostener sempre intrepido, anzi gioioso il laceramento delle ruote appuntate che profondi solchi segnavano nel vostro corpo, e scorrer facevano a rivi il vostro sangue, impetrate a noi tutti la grazia di confondere con l’esempio, più ancora che con le parole, tutti coloro che sparlano della religione e della pietà e di essere sempre disposti a tollerar qualunque male per sostenere una causa così santa.
Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Incomparabile San Giorgio, che, miracolosamente risanato dalle vostre piaghe, non solo trionfaste dell’ostinazione dei personaggi i più importanti che si convertirono per opera vostra, ma costringeste ancora i demoni a confessar la stupidezza delle statue in cui essi si nascondevano, quindi a farle cadere in pezzi a un semplicissimo vostro cenno, prima di consumar sotto la spada il sacrificio di vostra vita, impetrate a noi tutti la grazia di opporci sempre coraggiosamente a tutte le suggestioni dell’inferno, e di trionfare sempre compiutamente di tutti quanti i suoi sforzi.
PREGHIERA
O glorioso san Giorgio che sacrificaste il sangue e la vita per confessare la fede, otteneteci dal Signore la grazia di essere disposti a soffrire per amor suo qualunque affronto e qualunque tormento, anzi che perdere una sola delle cristiane virtù; fate che, in mancanza di carnefici, sappiamo da noi stessi mortificare la nostra cerne cogli esercizi della penitenza, affinché morendo volontariamente al mondo e a noi medesimi, meritiamo di vivere a Dio in questa vita, per essere poi con Dio in tutti i secoli dei secoli. Amen.