Caritas et Veritas

Novena al Santissimo Nome di Gesù – 4° giorno

Considera Anima divota come gli Amanti di Gesù vengono talmente nelle afflizioni, e travagli consolati, e sostenute dal di lui dolcissimo Nome, che amano piuttosto essere afflitti per assaggiarne le dolcezze, che starsene senza di quelle. Perciò dicea S. Bernardo venir dalla Sposa dei Cantici un tal Nome paragonato all’olio: Oleum effusum nomen tuum; mentre siccome l’olio luce, pasce, ed unge, è luce, cibo, e medecina così ogni alimento dell’Anima, senza il Nome di Gesù è insipido e secco.

Se si scrive anche di gustose materie, e sublimi, non vi assaggia dolcezza il cuore, se in esse non vi si legge Gesù.

Se predicasi, si disputa, o conferisce, soavità non si scorge, se ivi non risuona Gesù. Gesù mele alla bocca, melodia all’orecchio, giubilo al cuore. E questo Nome appunto rendeva dolci i tormenti ai Martiri, le pene alle Verginelle, le afflizioni ai Santi, a talché ridotti agli ultimi sfinimenti di Vita con l’invocare Gesù eran sollevati, sino a non ricordarsi de’ sofferti travagli.

Adunque, a che avvilirsi nelle tribolazioni, qualora insorga contra di noi fiera procella, per buttarci forse nel seno della disperazione, se con il solo Nome di Gesù possiamo sollevarci al Cielo alleggeriti i nostri pesi?

A Gesù adunque, Anima cristiana, A Gesù, ch’Egli è il porto sicuro in cui non si patisce Naufragio: la Stella Mattutina, che sgombra le tenebre della Notte nella via della Salute, la Sentinella fedele, che scuopre i tuoi nemici, e li fuga, e soave il giogo ti rende della Vangelica legge.

Colloquio.

Odi Gesù Amabilissimo Nome, quanto siete degno che v’invochino i vostri Servi divoti, se si pronto accorrete a consolarli in tutti i loro bisogni, in tutte le loro occorrenze. Deh accorrete ancora a consolare quest’Anima mia, che quantunque afflitta, perché combattuta da fieri nemici, e lontana forse da Voi per il suo cattivo operare, pure spera ritrovare qual figlio prodigo nel vostro seno la Clemenza di Padre, e ripetere le parole di S. Anselmo: Se sei Salvadore adempi l’impegno di salvare l’anima mia. Siimi Gesù e non permettere che io mi perda: esto mihi Jesus et salva me.

Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria in onore della consolazione che apporta detto Nome.

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