Novena allo Spirito Santo per la Pentecoste
Si inizia col segno della croce, invocando la S.S. Trinità: Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Si invoca lo Spirito Santo, fonte di santità:
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.
Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò ch’è sviato.
Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.
Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna. Amen.
I 7 doni dello Spirito Santo:
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Si recita “La presenza dello Spirito Santo nell’anima dei giusti”:
Lo Spirito Santo come Dio, ha l’immensità, cioè la presenza intima di Lui in tutte le cose alle quali col Padre e col Verbo irraggia l’essere.
Ma egli ha un altro modo peculiare di presenza e di abitazione, per via di grazia, e alberga nell’anima del giusto.
Questa inabitazione comincia nel battesimo, perché allora lo Spirito Santo si edifica il tempio. La grazia battesimale come rigenerazione tramuta l’anima in un cielo vivo. E come ha impresso l’essere deiforme col suo alito vivificante, così lo mantiene e lo irriga sempre. Lo Spirito Santo è in tutti i giusti. Egli porta noi, noi siamo portati da lui, penetrati dalla sua eterna divinità, ed è più intimo all’anima che non è l’anima a sé medesima.
È la sostanziale fiamma che disgela i cuori e li punge col ricordo delle proprie miserie. È il censore intimo dei minimi falli: è il maestro che nel silenzio parla e col suo raggio segreto illumina e intenerisce. Chi raccoglierà il gemito del cuore umano, che è un desiderio vivente?…. Lo Spirito stesso che forma i sospiri ineffabili della preghiera amante e sospinge l’anima con empito di speranza e di amore al suo centro, a Dio, che le è Sposo, Padre, Amico, Tesoro, ogni cosa!
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Lo Spirito Santo imprime nell’anima uno splendore deiforme che è la grazia santificante : ridesta le divine energie che sono le virtù infuse: largisce i doni che sono impulsi perenni all’arduo e penoso esercizio della virtù. Quasi dito della destra del Padre tocca le fibre del cuore e lo purifica dalle scorie terrene, lo spinge all’alto e gli fa libare fin dall’esilio il gaudio del cielo. È sole che splende, e il raggio di Lui dà colorito all’anima e la fa bella e feconda in opere di amore.
Lo Spirito Santo dà all’anima nostra la indomabile gagliardia al bene; fa cadere in noi le sue grazie e con le virtù, coi doni rischiara, scalda, eleva, trasforma, rapisce in Dio. Venga questa fiamma rapitrice e dilati l’anima nostra e la faccia serafica in ardore. Da questo ardore nasca in noi l’umile obbedienza, l’amabile semplicità, la serena uguaglianza del carattere, la perenne ilarità, la gravità vereconda, la magnanima pazienza, la discrezione sapiente, la concordia dei cuori, la pronta disinvoltura a portar gli altrui pesi e ad immolarci per la gloria di Dio.
Da una fiamma vera di serafica carità nasce tutto questo. Dunque entriamo in una comunione ineffabile collo Spirito Santo; adoriamolo, invochiamolo, amiamolo.
Si recita il Gloria al Padre (x3 volte):
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Preghiera finale:
O Dio, che hai istruito i Tuoi fedeli
illuminando i loro cuori con la Luce dello Spirito Santo,
concedi a noi di avere nello stesso Spirito il gusto del bene,
e di godere sempre del Suo conforto.
Per Cristo nostro Signore. Amen.