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Novena dell’Annunciazione di Nostro Signore: la preghiera del 6° giorno, 21 Marzo 2023

Novena dell’Annunciazione di Nostro Signore (21 Marzo 2023, la preghiera del 6° giorno)

O Maria, sia benedetto il saluto che vi diede l’Angelo di Dio nel suo annuncio…

SESTO GIORNO – «La vergine concepirà e partorirà un figlio» (Is 7,14).

Sia benedetta, o Maria, l’angelica purezza con cui accogliesti nel tuo seno il Verbo di Dio.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.

Novena dell'Annunciazione
Novena dell’Annunciazione

PREGHIERA – O Dio che tramite l’annuncio dell’Angelo ci hai fatto conoscere l’incarnazione del tuo Verbo nel grembo verginale di Maria, Ti preghiamo di guidarci fino a Te per i meriti della Passione e della Croce di tuo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo e per l’intercessione dell’Immacolata sempre Vergine Maria, sua e nostra tenera Madre.

Insegnami, Signore, la tua amorevolezza di cuore.

La dignità di una persona si può giudicare dal suo modo di comportarsi con gli inferiori. C’è sempre una buona dose di interessi che interagiscono nella vita degli uomini. Si cercano i primi posti, si ambiscono le cariche onorifiche, si aspira alle grandi ricompense. Non si vuole perdere tempo a trattare con gli inferiori e si cerca in tutti i modi di farsi alleati i potenti.

Totalmente diverso è l’insegnamento ed il comportamento di Gesù. Ha insegnato ad occupare gli ultimi posti quando si è invitati a mensa. Ha insegnato che non bisogna riservare i primi posti a quelli che sono vestiti con abiti di lusso.

Gesù è sempre diverso da tutti gli altri uomini. È l’Uomo contro corrente o, meglio, contro i gusti ricorrenti nel cuore di tutti. È l’Uomo dalle dimensioni e dalle visioni diverse da tutti i calcoli umani.

Nelle sue espressioni ritorna l’invito: “Venite a me voi tutti che siete stanchi ed affaticati ed io vi ristorerò”. Nei Salmi si legge: “Getta i tuoi motivi di preoccupazione in Dio, ed egli ti consolerà”.

Non siamo favorevoli ad una religiosità impregnata di sentimentalismo. Non ci piace il pietismo. Ci stiamo avvicinando a Gesù nel desiderio di tendere alla configurazione a lui e raggiungere quella delicatezza di cuore che deve essere usata soprattutto con gli sprovveduti, i miserabili, gli abietti, gli ultimi della società.

Ci piace guardare la sua delicatezza verso i “piccoli”: “Lasciate che i piccoli vengano a me”. Contro coloro che scandalizzano i piccoli afferma: “Meglio sarebbe se con una macina da mulino legata al collo fosse nel profondo del mare”.

Saprò imitare la tua amorevolezza, Signore, quando saprò dimenticare tutte le mie pretese.

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