Pubblicità
HomeNewsCaritas et VeritasNovena di preghiera a San Francesco da Paola: ecco la supplica del...

Novena di preghiera a San Francesco da Paola: ecco la supplica del 25 Marzo 2021, 2° giorno

Novena di preghiera a San Francesco di Paola (2° giorno)

San Francesco da Paola è stato un religioso italiano, proclamato santo da papa Leone X il 1º maggio 1519. Eremita, ha fondato l’Ordine dei Minimi.

Novena a San Francesco da Paola – 2° giorno

O glorioso san Francesco, che nella tenera età di quattordici anni sprezzaste tutti gli allettamenti del mondo e della carne con seppellirvi in inospite solitudini, ed abborriste ogni vana compiacenza con l’allontanarvi segretamente da coloro che ammiravano le vostre grandi virtù, otteneteci da Dio la grazia di fuggire con ogni sollecitudine le pompe egli onori del secolo per non ambire altra gloria che quella di esser veri discepoli o seguaci fedelissimi di Gesù Crocifisso.

(Pater, Ave e Gloria)

Novena a San Francesco da Paola
Novena a San Francesco da Paola (Fonte sanfrancescodapaolabrescia.com)

V. Prega per noi, Santo Padre Francesco.
R. Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo

O Dio, grandezza degli umili, che hai scelto san Francesco da Paola, minimo tra i fratelli, per innalzarlo ai vertici della santità, e lo hai proposto al tuo popolo come modello e protettore, concedi anche a noi di seguire il suo esempio, per condividere con lui l’eredità promessa ai miti e umili di cuore. Per Cristo, nostro Signore. Amen.

LEGGI ANCHE: San Francesco da Paola e il miracolo avvenuto avvolto dalle fiamme

CANTO DEL ” BRUTIO NATUS”

Quando l’errore sconvolgeva il mondo,
Paola alla luce diede il grande Santo,
che or di prodigi rifulgente tiene
la Francia in seno.

Pur egli elesse vivere qui abbietto:
bramò che in tutto minimo apparisse
perché elevato alle supreme sfere
fosse nel cielo!

Ne pago a tanto, minimi i suoi figli
vuol che sian pure nel terreno esilio,
ond’essi ancora possan primeggiare
nei beati cori.

Vive egli ancor nell’arca gloriosa,
donde gli infermi a sanità richiama,
donde, più spesso, al gramo che l’invoca,
conforto infonde.

Vede ivi il cieco, incedono gli storpi,
e il sordo orecchio armonia riceve,
vivon gli estinti, e al dolce suono il labbro
muto si sciogli.

Grazie rendiamo al Dio uno e trino:
tutti i redenti insieme a lui cantiamo,
che il giusto bea, e gli umili di spirito
al ciel sublima! Amen.

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome