L’Italia è entrata nell’occhio del ciclone mediterraneo Blas che causa non solo danni ma anche morti.
Dopo avere travolto la Calabria e la Sicilia, la perturbazione ha flagellato la Liguria, la Toscana, il Salento, Roma (dove i nubifragi si sono intensificati in serata) e la Sardegna, dove un 81enne, Antonio Cinus, ha perso la vita travolto da un mare di acqua e fango mentre si trovava nella sua auto a Porto Pino, località marino-balneare sulla costa del Sulcis. L’autovettura, ribaltata, è stata trovata non lontano dalla provinciale 73 che già dalle prime ore di questa mattina era impraticabile.
I vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore alla ricerca dell’anziano, inizialmente dato per disperso. Solo in serata, poco prima che iniziasse a far buio, il suo corpo è stato individuato dal team di soccorritori, formato da vigili del fuoco, carabinieri, Protezione civile e Corpo Forestale: era stato trascinato dalla furia dei detriti misti ad acqua sino ad un’area limitrofa al poligono militare di Capo Teulada. Abbastanza distante da dove era scomparso l’81enne. Sono invece stati tutti rintracciati i cacciatori dispersi. Nonostante l’allerta gialla, ora passata ad arancione, non avevano voluto rinunciare ad una giornata venatoria che però si è tramutata in un vero e proprio incubo per quattro uomini che sono stati tratti in salvo a Sarroch.
Interrotti anche i collegamenti ferroviari non solo in Sardegna, ma anche in altre regioni della Penisola toccate dal vortice depressionario che si sposta tra il Tirreno e la Liguria per tornare poi indietro verso il Mediterraneo occidentale.