Dopo il tornado che ha colpito la città sabato pomeriggio, decine di alberi caduti lungo le strade. Il governatore Rossi lancia l’idea: i migranti ospitati nelle strutture danno una mano per accelerare i lavori di ripristino delle strade
Dopo il nubifragio che sabato pomeriggio ha colpito Firenze, nella zona sud della città rimangono i postumi. Decine di alberi sradicati e caduti a terra, famiglie evacuate, dehors divelti e finite in mezzo alla strada. Ci sarà molto da lavorare e, per ottimizzare i tempi, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha pensato di impiegare i profughi per aiutare nella pulizia della città, utilizzando anche la convenzione attivata con Inail per l’assicurazione per lavori di pubblica utilità. Un modo per favorire l’integrazione di questi migranti e per accelerare i lavori di ripristino delle strade. A confermare la decisione è il sindaco di Firenze Dario Nardella. Che ha affermato: “I profughi, su base volontaria, saranno impiegati per ripulire le strade e per collaborare con il verde pubblico per la rimozione degli alberi. La Regione Toscana ha fatto una norma che ci consente di assicurare questi profughi ed impiegarli per questi lavori”.
Il loro compito al momento è quello di ammucchiare rami e fogliame in cumuli nel Lungarno Colombo, cumuli che poi saranno portati via dalle gru. Provengono principalmente da Senegal, Gambia, Bangladesh e Mali. Arrivano dalle strutture di accoglienza del Cenacolo e Caritas. Tutti loro hanno ricevuto il saluto e i ringraziamenti del sindaco Dario Nardella.
E domani ne dovrebbero arrivare altri 17 dall’albergo popolare.
Fonte: Redattore Sociale
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