Una scritta sull’oggetto in bronzo recuperato a Betlemme, rimanda al nome del governatore romano che si lavò le mani nel processo a Gesù
Gli archeologi hanno decifrato il nome su un anello di bronzo scoperto vicino a Betlemme, in Cisgiordania, a Herodion: è il nome di Ponzio Pilato, colui che si lavò le mani durante al processo a Gesù, dal racconto del Nuovo Testamento, decretandone la condanna a morte da parte del popolo. Ne ha dato notizia il quotidiano Haaretz.
L’anello è di bronzo, non di particolare raffinatezza quindi di uso quotidiano e il politico romano potrebbe averlo avuto al dito quando compì il suo gesto. Fu scoperto durante scavi nel 1968-69 guidati da Gideon forster dell’università ebraica di Gerusalemme.
Il reperto è stato pulito e analizzato da strumenti delle antichità israeliane.
Su un vaso di vino una scritta in greco corrisponde alla traduzione di Pilato. L’archeologo Danny Schwartz ha precisato che il nome di Pilato allora era raro, in quei territori, e che l’uomo che portava l’anello era di alto lignaggio. Quindi poteva essere il governatore.
E, chissà, potrebbe averlo indossato durante il processo.
Ponzio Pilato visse tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d. C.
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