La denuncia è stata appena fatta circolare dalla Commissione Interamericana sui Diritti Umani (CIDH) dopo una recente visita nel Paese della relatrice sui Diritti di Bambini, Bambine e Adolescenti della CIDH.
Secondo le informazioni raccolte da varie organizzazioni civili impegnate per la tutela dei minori, pervenute all’Agenzia Fides, tra il 2006 e il 2014 sono stati assassinati o mutilati, a volte in maniera cruenta, 2 mila bambini, oltre ad un alto numero di minori reclutati con la forza dalle bande criminali nelle comunità più povere.
Per quanto riguarda i sistemi di tutela per i minori, la CIDH osserva che persiste una preoccupante assenza di norme, coordinamento e supervisione da parte dello Stato. Inoltre, solo pochi mesi fa, nella casa di accoglienza per bambini “La Gran Familia”, a Michoacán, sono stati trovati centinaia di minori, neonati, e giovani in condizioni disumane, vittime di ogni tipo di abuso.
L’istituzione ha anche condannato le condizioni dei bambini che vivono nelle strade, soprattutto nella sovraffollata capitale, così come i bambini immigrati, molti dei quali viaggiano non accompagnati da un adulto e non hanno una consulenza legale, fondamentale per garantire i loro diritti.
Quando non si rispetta il diritto di uno solo, si mette a rischio il diritto di tutti – Continuate a cercare gli studenti di Ayotzinapa, Guerrero, e punite i colpevoli: questa l’esortazione del Segretario della Conferenza Episcopale Messicana (CEM), Sua Ecc. Mons. Eugenio Lira Rugarcía, alle autorità del paese nel suo intervento al 14.mo Incontro nazionale di Pastorale della Salute, tenutosi a Merida (Messico). La nota inviata a Fides riporta le sue parole: “queste cose non possono continuare ad accadere in Messico, non si può tollerare una situazione dove ci sono persone che scompaiono. Dobbiamo camminare insieme, come società e paese sicuro, dove si riesca a vivere in pace”.
Mons. Eugenio Lira Rugarcía, Vescovo ausiliare di Puebla de los Ángeles, ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e ha sottolineato che “tale situazione ci deve preoccupare tutti, perché: quando non si rispetta il diritto di uno solo, si mette a rischio il diritto di tutti”. Inoltre ha ricordato che la Chiesa assiste e rispetta la richiesta di numerosi gruppi a favore della giustizia, ma senza politizzare nessuna richiesta.
Servizio dell’Agenzia Fides
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