Medio Oriente ancora in fiamme: nelle ultime 24 ore si registrano violenze, attentati e decine di vittime in Turchia, Egitto, Siria e Iraq. Nel mirino dei terroristi le forze di sicurezza governative. Intanto nel modo della cultura cresce lo sdegno per la decapitazione da parte dell’Is dell’anziano archeologo responsabile delle antichità di Palmira. Il Servizio di Marco Guerra:
L’autobomba al Cairo è l’ultimo episodio di una scia di violenze che ha scosso tutto il Medio Oriente. È di 24 feriti il bilancio di questo attacco davanti ad un sede delle forze di sicurezza nella periferia nord della capitale. L’attentato è stato rivendicato da un’organizzazione che si autodefinisce Egyptian Black Block. Terrore anche nel cuore di Istanbul, dove ieri pomeriggio Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi all’esterno del celebre palazzo Dolmabahce, sede dell’ufficio di rappresentanza del premier turco. Due le persone fermate con la polizia che punta il dito contro un gruppo di estrema sinistra. Attribuito al Pkk invece l’attentato nel sud-est del Paese che ha ucciso otto militari di Ankara. E in Siria sono le forze curde che combatto l’Is ad essere state attaccate dai terroristi: 13 i morti. E i miliziani dello stato islamico hanno di nuovo suscitato lo sdegno del mondo per la decapitazione dell’82.enne al Asaad, uno dei massimi esperti di antichità ed ex direttore del sito di Palmira. Infine anche in Iraq si segnalano 20 vittime in un attentato suicida mentre proseguono i raid della coalizione sullo Stato Islamico.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana