A cento anni dall’ordinazione episcopale di Eugenio Pacelli nuovi studi e testimonianze fanno luce sul ruolo svolto da Papa Pio XII nella protezione degli ebrei romani durante l’occupazione nazista. Se ne è parlato, ieri, durante il convegno “Pio XII: la leggenda nera sta per finire”, organizzato a Roma dal Comitato Papa Pacelli. Il servizio di Michele Raviart.
Si stima che quasi due terzi dei diecimila ebrei presenti a Roma durante l’occupazione nazista siano stati aiutati direttamente o indirettamente da Papa Pio XII e della Chiesa. Oltre quattromila furono ospitati in 235 conventi della capitale italiana e 160 in Vaticano e nelle sede extraterritoriali, mentre in mille e seicento furono protetti dalla Delasem, l’organizzazione di assistenza agli emigrati ebrei segretamente finanziata anche dalla Chiesa. Nel pomeriggio del 16 ottobre 1943, giorno del tragico rastrellamento al Portico d’Ottavia in cui furono deportate mille e settecento persone, 245 ebrei furono liberati dopo un decisivo intervento di Papa Pacelli. Non solo, già prima del 16 ottobre in settecento furono aiutati dal Papa a lasciare le loro case, mentre prima della liberazione numerose furono le pressioni per liberare i prigionieri rivolte sia all’ambasciata tedesca che direttamente al capo della Gestapo a Roma, Kappler. Lo spiega l’autore degli studi, il diacono Domenico Oversteyns
:“Pio XII ha aiutato gli ebrei prima del 16 ottobre in 48 monasteri chiedendo la liberazione e successivamente aprendo altri monasteri per aiutare. Ha fatto 198 interventi per liberare o aiutare gli ebrei arrestati e deportati. In 60 furono poi liberati”.
Questi dati in continuo aggiornamento, smontano progressivamente la “leggenda nera” su Papa Pacelli. Già prima della sua morte, nel 1958, dalla propaganda sovietica nacque l’idea di un Papa “silenzioso”, se non connivente nei confronti di Hitler, nonostante le condanne contro il nazismo e gli appelli alla pace. Il commento del cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica:
“È stato il Papa che ha guidato la Chiesa in un periodo molto complicato e che ha dato un contributo molto eminente alla pace internazionale. Ha traghettato la Chiesa verso la modernità. La vera figura di Papa Pacelli è molto diversa da quella che la leggenda nera ha voluto propagare”.
Per Papa Eugenio Pacelli è in corso una Causa di Beatificazione, aperta da Paolo VI durante il Concilio Vaticano, mentre Benedetto XVI ne ha riconosciuto l’eroicità delle virtu. Ascoltiamo il postulatore della causa, il padre gesuita Anton Witwer:
“È dichiarata la virtù eroica, quindi lui è venerabile. Ciò che manca per una Beatificazione è l’unico miracolo. E per questo dobbiamo pregare Pio XII. È veramente una figura impressionante non solamente come Papa ma come persona che ha vissuto in modo profondo l’amore per il prossimo e l’amore per Dio”.
Fonte: it.radiovaticana.va
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