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Nuovo appello di Papa Francesco alla pace in Ucraina: non dimentichiamoci di questo massacro!

Le parole di Papa Francesco sono le uniche, a livello mondiale, che continuano a chiedere ragionevolezza e pace, nella drammatica guerra che sta sconvolgendo l’Ucraina, ed anche l’Europa e buona parte del mondo, da più di 100 giorni!

Nei saluti del dopo Angelus, la raccomandazione del Papa a non dimenticare la sofferenza della popolazione ucraina e l’invocazione affinché “il tempo non raffreddi il nostro dolore”. Luhansk sempre più debole di fronte all’esercito russo

Non abituiamoci alla realtà della realtà della guerra. Papa Francesco nei saluti del dopo angelus torna col pensiero al conflitto in Ucraina invocando preghiere per quelle popolazioni e e sollecitando i fedeli a non dimenticare quanto accade:

È sempre vivo nel mio cuore il pensiero per la popolazione ucraina, afflitta dalla guerra. Il tempo che passa non raffreddi il nostro dolore e la nostra preoccupazione per quella gente martoriata. Per favore, non abituiamoci a questa tragica realtà! Abbiamola sempre nel cuore. Preghiamo e lottiamo per la pace.

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PapaFRancesco.tweet.12marzo2022

Purtroppo le notizie che arrivano dall’Est Europa non sono per niente buone. 

La guerra in Ucraina entra nel suo 109esimo giorno. I civili rifugiati nell’impianto chimico Azot a Severodonetsk hanno iniziato a lasciare il complesso. All’interno dello stabilimento si trovano circa 800 persone tra militari e civili.

Kiev ha lanciato una controffensiva nella regione di Kherson. Ursula von der Leyen sabato a sorpresa si è recata a Kiev dove ha incontrato Zelensky. Oleksiy Arestovich, consigliere di Zelensky, ha reso noto che circa 10mila soldati ucraini sono morti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. Scholz a Kiev con Draghi e Macron prima del G7.

L’Ucraina mantiene controllo impianto chimico Azot a Severodonetsk

L’Ucraina mantiene il controllo dell’impianto chimico Azot a Severdonetsk, in cui ci sarebbero centinaia di civili. Lo ha detto il governatore della regione, Serhiy Haidai in un messaggio su Telegram.

Il governatore ha aggiunto che si aspetta che le forze russe utilizzino tutti i loro sforzi per cercare di prendere la città oggi o lunedì. Nei rifugi antiaerei sotterranei dell’impianto, ci sarebbero circa 200 dipendenti dello stabilimento e 800 civili. I bombardamenti russi hanno provocato ieri un incendio nell’impianto chimico Azot a Severodonetsk dove continuano i combattimenti secondo quanto riferito dal Kyiv Indipendent.

(continua dopo il video)

L’Angelus di questa domenica della Trinità

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Ucraina: attacco missilistico russo nell’Ovest, 22 feriti

Ci sono stati 22 feriti, tra i quali un bambino di 12 anni, in un attacco missilistico avvenuto nella notte a nella regione di Ternopil, nell’Ovest dell’Ucraina. Lo ha reso noto Volodymyr Trush, capo dell’amministrazione statale regionale, in un briefing, riferisce Ukrinform.

“Ieri alle 21:46 è stato effettuato un attacco missilistico nella regione di Ternopil, precisamente nella città di Chortkiv. È andata distrutta parte della struttura militare, sono stati danneggiati quattro edifici civili di cinque piani. I 22 feriti sono stati tutti ricoverati. Le condizioni di quasi tutti sono soddisfacenti”.

Usa: “La Russia controllerà Luhansk in poche settimane”

La Russia è probabile che acquisisca il controllo dell’intera regione del Luhansk in Ucraina, “nel giro di poche settimane: poichè l’esercito di Kiev subisce pesanti perdite e le sue forniture di munizioni diminuiscono”.

Ad affermarlo un funzionario della Difesa americana – citato dal Washington Post – “Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono già sotto forte pressione e potrebbero cadere sotto il peso delle forze russe in una settimana”, così il funzionario Usa, secondo il quale tuttavia “i progressi della Russia stanno arrivando ad un costo pesante per il suo esercito in termini di morti e feriti”.

 

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