Durante l’omelia a Pompei Monsignor Pietro Caggiano ha annunciato in anteprima “un nuovo miracolo avvenuto per intercessione di Bartolo Longo”. L’episodio ha avuto luogo in Ungheria: un devoto ha inviato una lettera all’arcivescovo Tommaso Caputo raccontando di essere guarito da un cancro al pancreas.
La lettera è autentica, così come le relazioni dei medici che hanno curato l’uomo. Tutta la documentazione è stata inviata in Vaticano per essere vagliata: la vicenda potrebbe dare una nuova spinta alla canonizzazione del Beato Bartolo Longo.
Chi è il Beato Bartolo Longo?
Bartolo Longo nacque a Latiano, in provincia di Brindisi, ma si trasferì a Napoli per studiarvi Giurisprudenza. Messo in crisi nella fede dalle idee atee e materialistiche, si lasciò coinvolgere nelle pratiche dello spiritismo. Aiutato da un gruppo di santi amici e da saggi consiglieri spirituali, riprese ad accostarsi ai Sacramenti. Inviato dalla contessa Marianna Farnararo vedova De Fusco come amministratore dei suoi beni fondiari nella cittadina di Valle di Pompei, si diede alla diffusione della preghiera del Santo Rosario tra i contadini, bisognosi di riscatto morale e spirituale. Convinto che «chi propaga il Rosario è salvo», costruì non solo una chiesa più grande di quella preesistente, ma un vero e proprio Santuario, con opere caritative annesse.
Sposò la contessa per mettere a tacere i pettegolezzi sul loro conto: con lei fu padre degli orfani e dei poveri. Fino all’ultimo scrisse, pregò, lavorò instancabile per la Madonna, la sua dolce Regina e Signora. Morì a Pompei il 5 ottobre 1926. È stato beatificato il 26 ottobre 1980. I suoi resti mortali sono venerati nella cappella a lui dedicata, annessa al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Redazione Papaboys