“Sconfiggeremo il sedicente Stato islamico senza rinunciare ai nostri valori. Siamo dalla parte giusta della Storia”. Il presidente degli Stati Uniti Obama, parla alla nazione e ribadisce che non manderà truppe sul terreno siriano. E sulla strage di San Bernardino chiede restrizioni alla vendita di armi.
Il discorso è tra quelli più solenni, perché pronunciato alla nazione dallo Studio ovale. Barak Obama parla di terrorismo e della strategia statunitense, che non cambia, in Iraq e Siria e ribadisce il ‘no boots on the ground’: “Non ci faremo trascinare un’altra volta-dice- in una guerra lunga e costosa”. Agli americani promette: “Vinceremo questa nuova fase della minaccia terroristica che cerca di avvelenare le menti delle persone negli Usa e in tutto il mondo”. Iinvita a non confondere la fede musulmana con il sedicente Stato islamico, “retto -dice- da criminali e assassini, parte di un culto di morte che rappresenta solo una minuscola frazione dei musulmani nel mondo”. Sulla strage di San Bernardino, il presidente statunitense conferma che si è trattato di un atto terroristico. E anche se non ci sono prove che la coppia, che ha sparato e ucciso 14 persone, la scorsa settimana, sia stata diretta da organizzazioni terroristiche, è chiaro per Obama che i due avevano iniziato un percorso di radicalizzazione. Poi è al Congresso che rivolge l’ennesima richiesta di imporre restrizioni all’acquisto di armi e vietarlo ai sospetti già inseriti nelle no fly list. E a conclusione dei 13 minuti di discorso afferma: “Siamo dalla parte giusta della Storia e dobbiamo ricordare che la libertà è più forte della paura”.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Elvira Ragusa)