Gemma Galgani
In quei momenti l’angelo custode mi suggerì all’orecchio: «Ma la misericordia di Dio è infinita». Mi quietai. Cominciai presto assai a patire nel capo: saranno state circa le dieci. Quando fui sola, mi buttai sul letto; soffrii un po’, ma Gesù non tardò a comparire, mostrandosi anch’esso che soffriva tanto. Gli ricordai i peccatori, pei quali lui pure mi animò a offrir tutti i miei piccoli patimenti all’eterno Padre, per essi.
Dopo questo che mi era accaduto, avrei saputo volentieri che cosa volesse dire quella luce che usciva dalle piaghe, in particolare dalla mano destra, con la quale mi ha benedetta. L’angelo custode mi ha dette queste parole: «Figliuola, in questo giorno la benedizione di Gesù ha versato sopra di te un’abbondanza di grazie».
Fonte digilander.libero.it
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