Testimonium

Oggi, 11 gennaio, è San Tommaso da Cori: il frate mistico a cui apparve Gesù. Preghiera per ottenere grazie!

San Tommaso da Cori: vita e preghiera

San Tommaso da Cori è stato un sacerdote e mistico dell’Ordine dei Frati Minori; Giovanni Paolo II lo ha proclamato santo il 21 novembre 1999.

La sua storia

Francesco Antonio Placidi, questo il suo nome al secolo, nasce il 4 giugno 1655 a Cori (Latina), ai piedi dei Monti Lepini.

All’età di 14 anni era già orfano di entrambi i genitori, e così, ancora ragazzo, dovette mandare avanti da solo la famiglia facendo il pastore.

A 22 anni, sistemate in modo decoroso le due sorelle, entrò nell’Ordine dei Frati Minori Francescani, nel convento della Santissima Trinità a Orvieto, era il 7 febbraio 1677.

Cambiò il suo nome di Francesco Antonio in quello di fra’ Tommaso e per 5 anni fu allievo del celebre Lorenzo Cozza.

Nel 1683 a Velletri viene consacrato sacerdote ricevendo nel contempo la patente di predicatore.

Esercitò l’apostolato nella Diocesi di Subiaco (Roma) e in quelle confinanti con tale successo e profitto per quelle popolazioni, da essere classificato come “l’apostolo del Sublacense”.

Grande maestro di santità, espertissimo direttore spirituale, fu veduto più volte stare nel confessionale, “dalla mattina fino a sera” digiuno.

Le sue efficaci predicazioni furono raccolte in un volume manoscritto.

Era molto richiesto per l’assistenza spirituale al letto degli infermi; aveva il dono di riportare la pace serafica fra persone in contrasto ed operò per riformare i pubblici costumi.

Sin da novizio divenne esempio di perfezione cristiana e religiosa e come tale, specchio per i suoi confratelli, compreso quelli più anziani.

Non volle mai accettare offerte per la celebrazione della Santa Messa.

San Tommaso da Cori

Fu un grande mistico

Era un uomo pieno di umiltà, tanto da giungere a firmarsi nelle sue lettere “Miserabile Peccatore”. Aveva una grande pazienza nel sopportare continue tentazioni nello spirito e per una piaga in una gamba che lo tormentò per quarant’anni.

Pregava così profondamente assorto da sembrare fuori di sé e immobile come una statua.

Gesù Bambino gli apparve più volte durante la celebrazione della Messa ed ebbe il dono dei miracoli: la moltiplicazione di cibi, guarigioni. Ha avuto frequenti estasi, apparizioni di Gesù, della Vergine, di San Francesco.

Ma il suo nome è legato soprattutto alla grande opera dei “Ritiri” (una tipologia di conventi) dell’Ordine Francescano: seguendo l’esempio del beato Bonaventura da Barcellona, fondò i ‘ritiri’ di San Francesco in Civitella (ora Bellegra) e di San Francesco a Palombara Sabina.

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Scrisse le Costituzioni del Ritiro che si conservano ancora autografe a Bellegra; regole rigide di meditazione e vita religiosa. Il Capitolo Generale di Murcia del 1756 le estese a tutti i ritiri dell’Ordine Francescano.

Molti venerabili confratelli, compreso San Teofilo da Corte, passarono per il ritiro di Bellegra, che divenne così una fucina di aspiranti in santità (ben 90 frati sono diventati venerabili dalla Chiesa).

La morte e il culto

Tommaso morì l’11 gennaio 1729 a Bellegra, all’età di 74 anni. Il processo di beatificazione fu promosso dalle le diocesi di Subiaco, Velletri e Sabina e si concluse il 3 settembre 1786 con la proclamazione di fra’ Tommaso a Beato, da parte di papa Pio VI.

Giovanni Paolo II lo elevò agli onori degli altari il 21 novembre 1999.

I resti del Santo sono conservati all’interno della Chiesa del Ritiro di Bellegra.

(Fonte www.santiebeati.it – Autore: Antonio Borrelli)

Preghiere a San Tommaso da Cori

O Dio, che hai ispirato al beato Tommaso da Cori di cercarti nella solitudine e di nutrire una squisita carità verso il prossimo, concedi a noi, sul suo esempio, di essere protesi nella contemplazione dei beni del cielo, così da restare attenti alle necessità dei fratelli.

Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Glorioso San Tommaso oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.

Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.

 

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