Festa della esaltazione della Santa Croce, che, il giorno dopo la dedicazione della basilica della Risurrezione eretta sul sepolcro di Cristo, viene esaltata e onorata come trofeo della sua vittoria pasquale e segno che apparirà in cielo ad annunciare a tutti la seconda venuta del Signore.
(Fonte Vatican News – Roberta Barbi)
È una festa antica e densa di significati , quella dell’Esaltazione della Croce, in cui la Chiesa rende grazie al sacrificio estremo di Gesù che morendo su di essa ha salvato tutti noi.
Le sue origini risalgono all’epoca in cui nella città di Gerusalemme, sul luogo che nel 335 era già indicato come sepolcro del Signore, viene dedicatala Basilica la della Resurrezione a Gerusalemme il 13 settembre del 335 , a “incarnare” nella pietra la vittoria della Resurrezione sulla morte; ma è anche legata al legno santo della reliquia della croce di Cristo ritrovata dall’imperatrice Elena e dal vescovo Macario.
Aiutata negli scavi da un uomo di nome Giuda, che poi si farà chiamare Ciriaco, questi trova le tre croci e in seguito anche i chiodi, che Elena manderà a Costantinopoli in dono a suo figlio. Il riconoscimento di quale delle tre fosse la croce di Gesù, avviene attraverso la guarigione miracolosa di una matrona.
La data del 14 settembre, si deve a Papa Sergio I che trasferisce una reliquia della Croce dal Vaticano al Laterano e la festeggia per la prima volta con una solenne processione.
Altri suppongo che il ritrovamento della vera croce di Gesù da parte di sant’Elena, sia avvenuto, secondo una tradizione, il 14 settembre del 327.
Non c’è definizione migliore di questa: la Croce – secondo la nostra fede – è luogo di vittoria: vittoria sulla morte attraverso la Resurrezione, vittoria sulla finitudine e la limitatezza umane, ma soprattutto vittoria sul peccato.
Ci troviamo al centro della storia della salvezza, davanti al simbolo della redenzione dell’uomo resa possibile solo dalla morte del Figlio.
Tanta strada è stata fatta da quel primo albero sotto al quale Adamo tradì Dio gettando la sua stirpe – tutti noi – nel buio abisso del peccato: sulla Croce e attraverso la Croce l’albero della vita torna a fiorire e costituisce una specie di chiave per riaprire la porta del paradiso perduto.
La Croce, dunque, perde la sua connotazione di luogo di condanna, ma diventa luogo di conversione, come per il ladrone che patisce accanto a Gesù.
La sua luce irradia tutti coloro che la toccano: sia fisicamente, come Maria e Giovanni che stanno lì ai suoi piedi perché tutto si compia, ma anche con la preghiera e la devozione, cioè tutti noi salvati dal Signore che sceglie di farsi uccidere come il peggiore dei delinquenti.
Come sappiamo tutte le chiese antiche hanno la forma della Croce; ci facciamo il segno della croce e inoltre, racchiude in sé il potere di proteggere dal maligno. Ma perché proprio una croce? Ovviamente quando parliamo di Croce non veneriamo l’oggetto, bensì Colui che morendoci sopra ha salvato il mondo: ma Gesù non poteva morire in un modo diverso?
Questo era il modo in cui moriva chi si macchiava delle colpe peggiori, quindi potremmo ritenere necessaria una morte tanto crudele per redimere tutto il peso dei peccati dell’umanità, ma la risposta sta soprattutto nell’umiltà di Dio che si fa uomo e sceglie di morire nel peggiore dei modi.
Sulla croce Cristo distende le braccia per accoglierci tutti e le quattro braccia distese vogliono anche ricordare le quattro dimensioni dell’universo. L’evangelizzazione stessa, in fin dei conti, non è altro che la manifestazione del mistero della Croce.
Così San Paolo, grande predicatore di Cristo Crocifisso, chiarisce che Gesù sulla croce abbraccia cielo, mare, terra e abisso, perché la potenza e la provvidenza di colui che è steso lì penetrano la totalità della creazione.
O Dio che tutto puoi,
o Cristo, che soffristi la morte sul legno santo per tutti i nostri peccati,
ascoltaci.
Santa Croce di Gesù Cristo, abbi pietà di noi.
Santa Croce di Cristo, tu sei la mia (nostra) speranza.
Santa Croce di Gesù Cristo, allontana da me (noi) tutti i pericoli
e proteggici dalle ferite di armi e oggetti taglienti.
Santa Croce di Gesù Cristo, liberami (liberaci) dagli incidenti.
Santa Croce di Gesù Cristo, allontana da me (noi) gli spiriti maligni.
Santa Croce di Gesù Cristo, riversa su di me (noi) tutto il tuo bene.
Santa Croce di Gesù Cristo, allontana da me (noi) tutto il male.
Santa Croce di Gesù Cristo Re, ti adorerò (adoreremo) per sempre.
Santa Croce di Gesù Cristo, aiutami (aiutaci) a seguire la via della salvezza.
Gesù, conducimi (conducici) alla vita eterna.
Amen.
Don Leonardo Maria Pompei
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