Campocavallo è cresciuto negli anni attorno all’imponente Santuario, che accoglie le attività parrocchiali e custodisce a tutt’oggi l’immagine prodigiosa.
Ci troviamo nella campagna marchigiana, non molto lontano dalla città comunale di Osimo, nella vallata del fiume Musone cosparsa di case coloniche ferventi di vita intensa, dove si svolgono, con ardore, i lavori dei campi.
Un crocevia o poco più, senza alcuna abitazione, chiamato Campocavallo.
Una Cappellina, la chiesuola, costruita 20 anni prima da una persona molto religiosa e pia per soddisfare i doveri religiosi propri e dei contadini dei dintorni, altrimenti costretti a fare chilometri a piedi per raggiungere la chiesa più vicina.
Un giovane sacerdote, Don Giovanni Sorbellini, che la domenica scende a piedi da Osimo per dire messa nella chiesuola.
Questi gli elementi da cui parte tutta la nostra storia, luoghi semplici, persone comuni
, gli stessi che si possono incontrare in qualsiasi altro territorio rurale di fine ‘800.E’ merito di Don Giovanni se nella modesta chiesuola ora ci sono degli ornamenti: alcuni paramenti per celebrare la Santa Messa e qualche immagine sacra.
Nella parete di sinistra è appeso un Sacro Cuore di Gesù.
Per la parete di destra, proprio sopra l’altare, Don Giovanni sceglie invece una pietà, la Madonna Addolorata col cuore trafitto da 7 spade, i suoi 7 dolori, ritratta col corpo del Figlio tra le braccia e lo sguardo rivolto al cielo.
16 giugno, festa del Corpus Domini. Questo il giorno in cui la Madonna sceglie Campocavallo per manifestarsi e lo fa dapprima attirando l’attenzione: i fedeli, raccolti in preghiera dopo la Santa Messa, si accorgono d’un tratto che l’immagine della Madonna Addolorata è tutta piena di goccioline, come se trasudasse lacrime.
Tutti allora gridano al miracolo: “La Madonna piange!”
In realtà queste sue lacrime non sono che il principio.
Il giorno seguente in molti accorrono per vedere la Madonna piangere, gli occhi di tutti sono fissi sull’immagine sacra e solo allora accade il prodigio:
Gli occhi dell’Addolorata si muovono!
Le sue pupille, stampate nell’immagine rivolte verso il cielo, fissano ora la folla!
Alcuni dicono di vedere le palpebre della Vergine chiudersi e riaprirsi e il suo viso cambiare espressione… lo sguardo della Madonna è vivo e si abbassa sui suoi fedeli!
Il prodigio si ripete almeno per 10 anni, in verità sono molte le testimonianze di chi vede il movimento degli occhi ancora oggi!
La straordinarietà dei fatti qui avvenuti non risiede unicamente nell’evento prodigioso in sé, ma anche e soprattutto in tutto ciò che è accaduto dopo.
A Campocavallo in quei giorni si parlano tante lingue diverse, questo per via degli incessanti pellegrinaggi da tutta Italia ma anche dall’estero.
Passano le settimane e i mesi, il prodigio si ripete e giungono costantemente notizie da tutto il mondo di guarigioni, grazie e conversioni ottenute per l’intercessione dell’Addolorata di Campocavallo.
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Nella chiesuola in tanti vedono il movimento degli occhi e firmano testimonianze giurate.
L’ altro fatto eccezionale, considerato come il secondo prodigio di Campocavallo, è la costruzione del nuovo tempio, avvenuta esclusivamente grazie alle offerte dei fedeli, offerte in denaro, in materiali e opere.
O Vergine Addolorata, che tante volte avete abbassato i vostri santissimi occhi verso i vostri devoti e li avete rialzati come per offrire a Dio le loro preghiere, vogliate benigna ascoltarci, o Madre di Misericordia ed otteneteci quanto fervorosamente imploriamo…
Difendete la Santa Chiesa da tutti i suoi nemici, proteggete il Vicario di Gesù Cristo e conservateci il dono della Fede che il mondo si sforza di strapparci in questi tempi burrascosi. Liberate le anime sante del Purgatorio, specialmente quelle che furono più devote dei vostri Dolori e della passione di Gesù.
Consolate gli afflitti e otteneteci la pace che è il sospiro di tutti i cuori, e nella pace si dilati sempre più su questa terra il regno di Dio. O cuore trafitto da sette spade, siate la mia consolazione. Amen.
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