San Giovanni de Matha è stato il fondatore dell’Ordine della Santissima Trinità ed un mistico francesce; è stato canonizzato da papa Alessandro VII il 21 ottobre 1666. Conosciuto anche con l’epiteto Doctor Eminens.
Nasce il 23 giugno 1154 a Faucon-de-Barcelonnette, in Francia; la sua era una famiglia nobile. Studia teologia a Parigi e nel 1192 viene ordinato sacerdote.
Durante la sua prima Messa, al momento della consacrazione, ebbe in visione il Cristo Redentore che teneva tra le sue mani due schiavi – l’uno bianco, l’altro di colore – ai quali offriva la libertà redentrice.
Da questa mistica visione decise di dedicarsi completamente al riscatto degli schiavi cristiani in Africa. In quegli anni, la pirateria mediterranea, negli assalti in mare e nelle scorrerie a terra, rastrellava gente giovane per venderla sui mercati nordafricani.
Egli intendeva fondare un nuovo e originale progetto di vita religiosa, con aspetti profondamente evangelici, nella Chiesa, unendo il culto alla Trinità e la liberazione dalla schiavitù.
Per realizzare il suo progetto Giovanni si ritirò a Cerfroid, una località della regione di Valois, a circa 80 km da Parigi, conducendovi vita solitaria con alcuni eremiti già presenti nel luogo, il più importante dei quali è stato San Felice di Valois, considerato cofondatore dell’Ordine.
Con gli altri eremiti, in tre anni nasce, l’Ordine della Santissima Trinità e redenzione degli schiavi (abito bianco con croce rossa e azzurra sul petto, cappa e cappuccio neri); pone il tutto sotto la protezione della Beata Vergine del Rimedio.
Le sue comunità vivevano con una regola austera e nessuna ambizione estetica per le chiese e i riti.
L’elemosina raccolta da appositi collettori va per un terzo al mantenimento dei monaci, per un terzo all’assistenza di malati e pellegrini, e per un terzo al riscatto degli schiavi.
Ottenuta l’approvazione del papa Innocenzo III, nel 1199 parte la prima spedizione per il Marocco.
I Trinitari (così li chiamano) visitano mercati, prigioni, luoghi di lavoro, trattano con autorità e padroni, e liberano con regolare scrittura di riscatto i primi duecento schiavi; un notaio registra tutto, e così si farà sempre.
I marsigliesi si commuoveranno quando vedranno sbarcare duecento schiavi, con Giovanni de Matha che li accompagna alla cattedrale cantando il salmo In exitu Israël de Aegypto.
Il problema degli schiavi all’epoca era all’ordine del giorno: con una missione analoga nel 1218 san Pietro Nolasco fonderà a Barcellona i Mercedari.
Nel 1209 l’Ordine avrà 30 case, e 600 verso il 1250, soprattutto in Francia e Spagna.
Agli ex schiavi malati o senza famiglia, l’ordine, dà accoglienza nei suoi ospizi.
Tra il 1199 e il 1207 il fondatore si lancia in un attivismo frenetico, per aumentare i centri di accoglienza, trovare denaro da ricchi e da poveri, moltiplicare le spedizioni di riscatto.
Papa Innocenzo gli dona a Roma la chiesa abbaziale di San Tommaso in Formis sul Celio, dove Giovanni crea un altro ospizio.
Muore a Roma il 17 dicembre 1213 nel monastero di San Tommaso in Formis e il suo corpo venne tumulato nella chiesa adiacente.
Le spoglie si trovano a Salamanca, nel Collegio dell’Ordine della Santissima Trinità.
È stato canonizzato da papa Alessandro VII il 21 ottobre 1666.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Domenico Agasso)
O Dio, che con celeste visione ti degnasti d’istituire per mezzo di San Giovanni l’Ordine della Santissima Trinità, per redimere dal potere dei Saraceni i prigionieri, fa, te ne preghiamo, che col soccorso dei suoi meriti e della tua grazia siamo liberi da ogni servitù di anima e di corpo.
Per nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
Oppure:
San Giovanni oggi ti eleggo
come mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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