San Ranieri Scàcceri fu un eremita italiano, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è il patrono della città di Pisa e della dinastia monegasca dei Grimaldi.
Ranieri nasce a Pisa nel 1118, era figlio di Gandolfo Scàcceri, un ricco mercante di Pisa e da Mingarda Buzzaccherini. Trascorse la gioventù in frivolezze finché, a diciannove anni, la sua vita cambiò radicalmente dopo un incontro con un certo Alberto, eremita che era venuto a vivere in città presso il monastero di San Vito.
Seguendo il suo esempio Ranieri scelse di abbandonare tutte le sue ricchezze per vivere in completa povertà. Si trasferì poi come pellegrino in Terra Santa dove soggiornò diversi anni dandosi alla mortificazione del corpo e alla penitenza.
Ritornò a Pisa nel 1154, condotto in patria dall’amico ammiraglio pisano Ranieri Bottacci, e si ritirò nello stesso monastero di San Vito dove anni prima aveva incontrato l’eremita Alberto. Già durante la sua vita si era diffusa la notizia di numerosi miracoli da lui compiuti.
Muore in odore di santità nel 1160, il 17 giugno, giorno in cui ricorre la sua memoria liturgica; è patrono della città di Pisa e della dinastia monegasca dei Grimaldi.
Difficilmente identificabile l’origine della tradizione che lo vorrebbe patrono dei ladri.
Ranieri è ricordato dai pisani anche per l’abitudine di donare a chi gli si rivolgeva pane e acqua benedetti. Ragione per la quale il canonico Benincasa chiamava il santo “Ranieri dall’Acqua” (forse immaginandone il cognome, ma certamente attestando l’abitudine dei prodigi per mezzo dell’acqua da lui benedetta).
C’è anche una tradizione riguardante la burrasca di san Ranieri, secondo la quale ogni anno, nonostante il clima estivo, il santo metterebbe alla prova i propri concittadini scatenando la pioggia sulle loro teste.
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Ti ringraziamo, o Dio Padre santo, che, attraverso i tempi e le generazioni, arricchisci la tua Chiesa donandole i Santi, segni mirabili di Cristo tuo Figlio. Ti ringraziamo per San Ranieri, nostro Patrono: in Lui ci hai dato un fulgido esempio di penitenza e di preghiera, di ricerca sincera della tua gloria e di attenzione alle necessità dei poveri.
La comunione con Te lo spinse al servizio del bene comune perché la sua Pisa potesse crescere nella concordia e nella pace; e nella fede ogni cittadino potesse diventare segno e strumento della umanità nuova riconciliata nell’amore.
O Padre, accogli la nostra preghiera, e concedici, per l’intercessione di San Ranieri, di imparare da Lui a cercare Te solo, a volgerci sempre più a Cristo tuo Figlio, come unico riferimento della nostra vita, perché forti del tuo Spirito d’Amore, possiamo essere nella Chiesa e nel mondo lode e gloria del tuo nome. Amen.
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