2 Novembre: Commemorazione di tutti i fedeli defunti
La commemorazione di tutti i fedeli defunti, comunemente detta “giorno dei morti”, è una ricorrenza della Chiesa latina celebrata il 2 novembre di ogni anno, il giorno successivo alla solennità di Tutti i Santi.
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Origini della festa
La pietas umana verso i defunti risale agli albori dell’umanità, ma come abbiamo visto con l’avvento del cristianesimo la prospettiva cambia radicalmente.
Già i primi cristiani, come si può facilmente osservare nelle catacombe, incidevano sulle tombe la figura di Lazzaro, come auspicio che anche il loro caro tornasse alla vita mediante Cristo.
Ma è solo nel IX secolo che appare la commemorazione liturgica dei defunti, in eredità dall’uso monastico già in voga nel VII secolo di consacrare, all’interno dei monasteri, un giorno intero alla preghiera per i defunti.
L’idea, comunque, era già presente nel rito bizantino che celebrava i morti il sabato prima della Sessagesima, in un periodo compreso tra la fine di gennaio e il mese di febbraio. Più tardi, nell’809, il vescovo di Treveri, Amalario Fortunato di Metz, porrà la memoria liturgica dei defunti – che aspirano al cielo – al giorno successivo rispetto a quello dedicato ai Santi, che sono già in cielo.
L’abate di Cluny, Odilone di Mercoeur, era molto devoto delle anime del Purgatorio, al punto che tutte le sue preghiere, sofferenze, penitenze, mortificazioni e messe venivano applicate per la loro liberazione dal purgatorio. Si dice che uno dei suoi confratelli, di ritorno dalla Terra Santa, gli raccontò di essere stato scaraventato da una tempesta sulla costa della Sicilia. Lì incontrò un eremita, il quale gli raccontò che spesso aveva udito le grida e le voci dolenti delle anime purganti provenienti da una grotta insieme a quelle dei demoni che gridavano contro lui, l’abate Odilone.
Costui, all’udire queste parole, ordinò a tutti i monaci del suo Ordine cluniacense di fissare il 2 Novembre come giorno solenne per la commemorazione dei defunti. Era l’ anno 928 d. C.
Da allora, questa festa si è estesa a tutta la Chiesa e viene celebrata in questo giorno.
Da allora rappresenta per tutti una sosta nella vita per ricordare con una certa nostalgia il passato, vissuto con i nostri cari che il tempo e la morte han portato via.
Festa dei defunti
Dobbiamo ricordarci che questa giornata è preceduta dalla festa di tutti i santi. Due giornate profondamente connesse perché possiamo affrontare il tema della morte soltanto se abbiamo chiaro qual è il nostro destino, ossia la meta verso la quale stiamo andando.
La commemorazione dei defunti è allora un ri-cordare; sia nel senso stretto del termine, ossia un riportare al cuore chi abbiamo amato, sia nel richiamare alla mente che la nostra vita ha una profondità di destino che va oltre lo spazio e il tempo di ciò che facciamo ogni giorno.
E’ una chiamata alla vita eterna perché è questa la chiave di lettura della nostra esistenza. Un fondamento senza il quale saremmo costretti a vivere cose troppo piccole per poter definire la nostra vita veramente umana.
Perché dovrebbe valere la pena amare qualcuno, mettere al mondo un figlio, sacrificarsi per costruire qualcosa di buono se tutto andasse a finire nel nulla?
La giornata odierna ci rammenta invece che la morte umanizza la vita. Tutto ciò che viviamo sulla terra è precario ma non inutile: ad illuminarlo di significato è proprio la prospettiva della vita eterna.
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In questo giorno si sottolinea anche l’importante missione della Chiesa che non dimentica i suoi fratelli defunti, ma prega per loro, offre suffragi, fa dire messe e offre elemosine, in modo che anche le anime che dopo la morte hanno ancora bisogno di purificazione (e magari sono in Purgatorio) possano raggiungere la visione di Dio.
Il colore liturgico di questa commemorazione è il viola, il colore della penitenza, dell’attesa e del dolore, utilizzato anche nei funerali.
Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe.
Significato secondo il Martirologio Romano
Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.
Guarda la video spiegazione sulla festa:
Preghiera
O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinché ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato.