Beata Chiara Bosatta, Vergine: vita e preghiera
Chiara (al secolo Dina) Bosatta è stata una religiosa italiana; nel 1991 papa Giovanni Paolo II l’ha proclamata beata.
La vita
Nasce a Pianello Lario il 27 maggio 1858; era ultima di 11 fratelli. A tre anni, rimasta orfana di padre, un piccolo industriale della seta, la bambina fu presto avviata ai lavori della filanda.
Nel 1871 la sorella Marcellina convinse i fratelli a lasciarla andare all’Istituto delle Madri Canossiane di Gravedona (1871), perché proseguisse gli studi, prestandosi contemporaneamente ai servizi domestici.
Vi trascorse 6 anni che lasciarono una traccia assai profonda; Dina ammirava la vita delle suore, sentì dentro di sé la chiamata del Signore, conforme al programma di Suor Maddalena di Canossa che proclamava: “Dio solo!”. Le canossiane accolsero la ragazza nel loro noviziato di Como.
Per il suo carattere timido e riservato, incline al silenzio e alla contemplazione, più che all’azione, fu giudicata non idonea per quell’istituto e ritornò in famiglia.
Tornata nel suo paese natale, entrò con la sorella Marcellina (che ne divenne priora) nella Pia Unione delle Figlie di Santa Maria, sodalizio creato dal parroco Carlo Coppini per servire presso l’ospizio di carità da lui fondato per gli anziani e l’infanzia abbandonata, dove a Dina venne affidata l’istruzione delle piccole ospiti. Lei, per la sua vocazione, avrebbe preferito sicuramente una casa tutta dedicata alla preghiera e alla contemplazione.
Il 27 ottobre 1878 emise la professione, prendendo il nome di Chiara. Nel luglio 1881 morì il parroco e gli succedette il beato don Luigi Guanella.
Nell’anno scolastico 1881-82 completò la preparazione al diploma di maestra elementare, senza poter dare gli esami. Guidò, con amore, la formazione delle postulanti e delle prime novizie. Il Guanella si dedicò alla trasformazione della Pia Unione delle Orsoline in una congregazione col titolo di Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Si dedicava anche alla formazione delle suore e fu direttore spirituale di suor Chiara, guidandola sulle vie della contemplazione più alta, specialmente della passione di Cristo, e impegnandola nel servizio della carità verso i più bisognosi.
Chiara nel 1885 si trasferì ad Ardenno, dove don Lorenzo Guanella, fratello di Luigi, si avvalse della sua collaborazione per aprire nella cittadina la Cittadella della Carità.
Suor Chiara divenne subito il centro propulsore e amorevole di quella casa: delle suore, delle postulanti, delle ospiti, delle anziane bisognose, delle ragazze operaie in città. Nell’autunno 1886 si ammalò di etisia polmonare.
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La morte e il culto
Fece ritorno a Pianello, sperando che l’aria nativa le potesse giovare. Morì il 20 aprile 1887, all’età di 28 anni e 10 mesi circa.
Lo stesso beato Guanella promosse l’apertura della causa di beatificazione di suor Chiara.
Fu beatificata il 21 aprile 1991 da papa Giovanni Paolo II. Il suo corpo è venerato nel Santuario del Sacro Cuore in Como, accanto a quello del Beato Luigi Guanella.
È patrona dei Guanelliani. (Fonte santiebeati.it – Piero Pellegrini)
Preghiera alla Beata Chiara Bosatta
Signore Dio nostro,
che hai fatto della Beata Chiara Bosatta,
una viva immagine del Tuo Figlio Gesù,
adoratore del Padre e umile Servo degli uomini,
ti preghiamo di poter anche noi seguire il suo esempio
e di ottenere per sua intercessione la grazia….
che con fiducia ti chiediamo.
Per Cristo nostro Signore. Amen