Beata Giuseppa Maria di Sant’Agnese Albiñana Gomar è stata una religiosa spagnola dell’ordine delle agostiniane scalze; è stata proclamata beata nel 1888.
Nasce il 9 febbraio 1625 a Benigánim, in Spagna; la sua era una famiglia di poveri agricoltori ma molto credenti. Molto piccola rimase orfana di padre.
Fu accolta dallo zio Bartolomeo Tudela sindaco del paese, dove crebbe devota alla Madonna e dedita alla recita del Santo Rosario, non ricevette istruzione e svolse in casa dello zio le mansioni di una serva.
Di natura semplice e innocente, era balbuziente e soffriva di epilessia, per questi motivi non ebbe molta considerazione presso lo zio che la considerava poco più che una stupida. Tra i dodici e i quattordici anni mentre lavava i panni al fiume ebbe una visione di
Gesù e decise di diventarne sua sposa.Entrò nelle Eremitane Scalze di Sant’Agostino, come conversa, il 25 ottobre 1643. Nel 1644 prese i voti perpetui assumendo il nome di Giuseppa Maria di Sant’Agnese ma da tutti fu chiamata suor Agnese. Le fu affidato il compito di dispensiera e nei momenti liberi fabbricava corone del Rosario o aiutava le consorelle.
Al suo confessore una volta disse: “Preferisco molto di più pulire, scopare e raccogliere le immondezze nella casa di Dio, che essere regina di Spagna.”
Dopo una grave malattia udì una voce interna che la invitò a scegliere se restare per tre anni paralitica o muta e per non essere di peso alla comunità preferì la seconda opzione.
L’infermità la aiutò nel restare più unita a Dio e anche lavorando non cessò mai la sua orazione mentale. Quando guarì prese comunque a osservare il silenzio non solo nelle ore stabilite, ma anche nei momenti di riposo.
Pregò molto per le anime del Purgatorio; il diavolo la molestò più volte, attribuendole titoli volgari e tentandola ad azioni disoneste.
Leggeva il futuro come in un libro e penetrava nei segreti dei cuori, per questo molti vescovi, religiosi e personalità importanti andavano a consultarla e a raccomandarsi alle sue preghiere. La madre del re Carlo II di Spagna sottoponeva al suo giudizio addirittura i principali affari della monarchia.
Un’ulteriore sua peculiarità fu la virtù dell’obbedienza, che esercitò sempre con devozione, eseguendo prontamente anche i comandi che riceveva mentalmente da chiunque, avvertita dall’Angelo custode. Quando Madre Agnese fu avvertita in modo soprannaturale dell’ormai prossima sua morte, non riuscì a contenere il suo giubilo.
Prima di andare in Cielo disse: “Sorelle mie, portatemi subito il mio sposo perché parto”.
Morì il 21 gennaio 1696, non prima di aver pronunciate ininterrottamente parecchie invocazioni a Gesù e a Maria. Il corpo della defunta si conservò flessibile e da esso si sprigionò inoltre in tutto il monastero una soave fragranza.
(Fonte it.cathopedia.org)
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Beata Giuseppa oggi ti eleggo
a mia speciale patrona:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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