Clemente I, è stato il quarto pontefice nella storia della Chiesa; è considerato uno dei “Padri apostolici” e viene invocato contro le malattie dei bambini
Poche le notizie sui primi anni di vita di San Clemente. Nasce probabilmente a Roma nel 30 d.C.; probabilmente era un liberto o figlio di un liberto della famiglia imperiale; alcuni ritengo che fosse un ebreo convertito e che fosse una persona ricca di cultura.
In gioventù è stato collaboratore di San Paolo ed è probabile che sia stato consacrato vescovo dalle mani da San Pietro. Nel 92 diventa Papa.
Fu il terzo successore di Pietro dopo Lino e Anacleto: il suo pontificato durò nove anni, sotto gli imperatori Domiziano, Nerva e Traiano. Ma il suo posto è grande nella vita della Chiesa, che lo venera come uno dei “Padri apostolici”.
Molto stimato nella storia per la lettera alla Chiesa di Corinto, scritta intorno al 96 a nome della Chiesa di Roma per metter fine d’autorità ai disordini avvenuti in seno alla Chiesa di Corinto.
La lettera, detta poi Prima Clementis, afferma dopo i testi degli Apostoli l’autorità dei vescovi sui fedeli e il primato della Chiesa di Roma sulle altre. Sarà infatti definita “Epifania (cioè manifestazione) del primato romano”. Un documento che si diffonde in tutta la cristianità antica, e che resta valido in ogni tempo.
La voce di Clemente parla “con una gravità saggia, paterna, cosciente delle proprie responsabilità, ferma nelle esigenze e al tempo stesso indulgente nei suoi rimproveri” (G. Lebreton).
Ancora 70 anni dopo, a Corinto, il documento viene letto pubblicamente nelle riunioni eucaristiche domenicali, insieme alle Scritture.
Secondo una tradizione, forse una leggenda del IV secolo, sarebbe stato affogato con un’ancora al collo in Crimea, suo luogo d’esilio, per ordine dell’Imperatore Nerva.
D’altra parte lo storico Eusebio di Cesarea e san Girolamo concordemente dicono che Clemente muore nel 101, e non parlano affatto di esilio e di martirio.
Viene invocato contro le malattie dei bambini; è patrono patrono di numerosi comuni ma anche di barcaioli, battellieri, cappellai, gondolieri, lapicidi, marinai, marmisti, scalpellini.
(Fonte www.santiebeati.it – Domenico Agasso)
O Dio, che per mezzo della preghiera e della gloriosa vita dei tuoi Santi e in particolar modo di San Clemente I Romano, hai chiamato i nostri padri alla mirabile luce del Vangelo,
fa’ che anche noi viviamo nell’impegno per una nuova evangelizzazione di questo terzo millennio cristiano e, superando le insidie del maligno, cresciamo nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
Al termine puoi recitare il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre
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Glorioso San Clemente oggi ti eleggo
a mio speciale patrono:
sostieni in me la Speranza,
confermami nella Fede,
rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale,
ottienimi da Dio tutte le Grazie
che mi sono più necessarie
ed i meriti per conseguire con te
la Gloria Eterna. Amen.
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